Fabio Quagliarella sfiderà ancora una volta il Milan, con il quale ha un rapporto un po’ complicato: quante cose strane accadono quando affronta i rossoneri.
Il feeling tra Fabio Quagliarella ed il Milan non è mai scoppiato. L’attaccante blucerchiato ha messo a segno solo 2 reti in 29 partite contro i rossoneri. Per lui che di gol in Serie A ne ha fatti 173, due sono davvero pochi.
Ma forse è il destino, un po’ avverso. Perché il centravanti di Castellammare di Stabia qualche anno fa raccontò che contro il Milan accadono sempre cose strane: “La prima volta, con la maglia dell’Ascoli, diluviava in campo. In quell’occasione feci un colpo di testa perfetto, ma non so come Dida riuscì a respingerlo: poi segnò Cudini sulla ribattuta – disse Quagliarella in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – Nel corso degli anni è sempre successo di tutto: pali, il miracolo di Abbiati, un rigore prima dato poi tolto dal VAR“. Insomma, giocare contro i rossoneri non dev’essere il massimo.
Oggi 3 aprile alle ore 12:30 al San Siro di Milano va in scena il match tra i Diavoli e la Samp. Un altro confronto tra Quagliagol e il suo “nemico”.
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Quest’oggi, Quagliarella scenderà in campo per la trentesima volta contro il Milan. Di fronte a sé avrà un avversario coetaneo che non ha ancora smesso di segnare, proprio come Fabio.
Zlatan Ibrahimovic è il terzo giocatore più anziano della Serie A. Il #27 blucerchiato, invece, è il decimo. In campionato hanno siglato 320 gol in due, con il centravanti italiano in vantaggio, ma per ovvie ragione: ha sempre giocato in Italia. Sarà una sfida affascinante quella tra due campioni che non hanno voglia di lasciare il terreno di gioco e ritirarsi. Si divertono ancora e fanno divertire a suon di gol. Lo svedese ha messo a segno 15 reti in questo campionato, Fabio invece vuole punta alla doppia cifra: è fermo a 9 marcature.
Entrambi hanno il contratto in scadenza a giugno 2021, ma il rinnovo sembra una formalità. Le due rispettive società vorrebbero trattenere ancora i due campioni per un’altra stagione. La loro carriera è ancora “lunga”.