Gli allenatori di Serie A che sfruttano al meglio le cinque sostituzioni e chi ne trae più vantaggi attraverso intuizioni che portano al gol.
Con l’introduzione delle cinque sostituzioni, gli allenatori hanno una possibilità maggiore di cambiare assetto tattico e uomini in campo. Una rivoluzione per il calcio che durerà per almeno un altro anno, e chissà forse per sempre.
Qualche tecnico ha ben apprezzato queste decisioni che servono soprattutto a far rifiatare i calciatori, stressati fisicamente dai troppi impegni settimanali. Il re dei cambi da due stagioni a questa parte è uno solo: Gian Piero Gasperini.
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E pensare che fino a qualche anno fa, il mister dell’Atalanta non era molto legato ai cambi a partita in corso. Negli ultimi due campionati, invece, il tecnico ha cominciato ad utilizzare sistematicamente le sostituzioni che evidentemente gli stanno portando più che bene. Bisogna aggiungere che i bergamaschi hanno una rosa ampia, con tanti ricambi. Gasperini però non è solo bravo a fare tante sostituzioni: è anche quello che ha tratto più vantaggi.
Infatti, in 12 occasioni un suo subentrante è entrato a far parte dei marcatori della partita. Su tutti, il vero jolly è Luis Muriel, che quest’anno sembra essere letale, da titolare e da riserva (di lusso). A seguire, c’è Gennaro Gattuso, il quale ha potuto gioire in 10 circostanze su 125 sostituzioni fatte. Andrea Pirlo (9 gol con i cambi), Claudio Ranieri (8) e Luca Gotti chiudono la top-5 (6).
Grandi sfruttatori delle sostituzioni sono gli allenatori di Spezia e Lazio. In verità, Vincenzo Italiano e Simone Inzaghi hanno registrato 139 cambi in corso d’opera, così come Gasp. Tuttavia, il tecnico dell’Atalanta è quello più lungimirante, che riesce a svoltare attraverso una scossa proveniente dalla sua panchina. Un abilità non da tutti.