Cinque attaccanti per il futuro. Anche per quello della Nazionale, dove Immobile e Belotti non hanno mai spiccato al volo.
Tanta carne al fuoco per il prossimo calciomercato. Gli attaccanti più giovani fanno gola a molti, ben sapendo come l’investimento iniziale potrà essere recuperato e amplificato nel corso di più stagioni. C’è la generazione millennial del gol, e bisognerà investire notevolmente sugli attaccanti italiani, soprattutto in ottica Nazionale.
Roberto Mancini ha già valutato, nei propri stage, le capacità dei talenti, così come in Under 21 il compito di Paolo Nicolato è stato facilitato dalla verve offensiva. Sicuramente l’elemento migliore è Moise Kean, per lui parla già un breve ma significativo curriculum.
Cresciuto nella Juventus, è poi esploso per andare prima all’Everton (con plusvalenza bianconera già considerevole) ma soprattutto al prestito al Paris Saint Germain. I quindici gol stagionali lo mettono in lista per un posto agli Europei, anche se sarà un po’ difficile raggiungere il posto tra i ventitré prescelti. Sicuramente sarà uno dei protagonisti in Qatar se continuerà a far bene. E se… tornerà in Italia. La Juventus spinge per un suo ritorno, tra il suo riscatto e quello di Alvaro Morata anche i tifosi spingono per il giovane talento italiano.
Non fosse altro perché sembra maturato caratterialmente, il tempo delle sciocchezze nei ritiri è finito. L’esempio di Mario Balotelli insegna qualcosa.
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Tra gli attaccanti più in voca sicuramente c’è Gianluca Scamacca. Che di gol ne sta facendo negli ultimi due anni. Ha portato alla salvezza l’Ascoli, ci sta portando il Genoa e con l’Under 21 ha una buona verve realizzativa. Ragazzo dal fisico possente, deve solo migliorare in continuità e diventare più concentrato: per i mesi del calciomercato aveva perso la bussola in campo.
Sicuramente è un prospetto interessante, c’è da capire cosa farà il Sassuolo, proprietario del cartellino che ha già rifiutato qualche offerta notevole dall’estero.
Sempre sulla via Emilia, un altro ragazzo ha tante belle speranze. Made in Sassuolo doc, ovvero Giacomo Raspadori. Che non è un centravanti ma un esterno offensivo e una seconda punta, ogni tanto funziona anche da “falso nueve”. Per le curiosità: ha esordito in Serie A contemporaneamente in casa … e in trasferta. Infatti il suo esordio è in un Atalanta-Sassuolo che si giocò sul neutro di Reggio Emilia.
La gara con la fascia da capitano contro la Roma lo ha esaltato, gol e tanto altro per un prospetto sicuramente interessante. Luca Toni lo ha paragonato al kun Aguero, altri ne vedono un potenziale Pepito Rossi, ma con maggior fortuna calcistica.
Tra i bomber occhio a Roberto Piccoli, che ha saputo ritagliarsi uno spazio concreto nello Spezia con gol pesanti per la salvezza. Non a caso, è stato blindato dall’Atalanta proprietaria del cartellino.
Infine Andrea Pinamonti, rimasto all’Inter a seguire le prodezze di Romelu Lukaku. Ha visto poco il campo ma vincerà uno scudetto e tanto basta. Ma nella prossima stagione dovrà necessariamente giocare un campionato da titolare per non perdersi nel mare immenso dei giovani che non spiccano il volo.