Davide Ballardini e il Genoa: 100 panchine e un amore abbastanza controverso nel corso degli anni tra il tecnico romagnolo e la società ligure.
Il pareggio per 1-1 contro la Fiorentina ha consegnato a Davide Ballardini un piccolo record, ovvero tagliare quota 100 panchine per quanto riguarda il suo apporto al Genoa. Che non sono tantissime, ma sicuramente sono abbastanza significative. 100 panchine traguardo sudato, raggiunto a rate nel corso degli anni, un po’ come la famigerata quota per andare in pensione.
E sicuramente arriverà a 109, ovvero accompagnerà il Genoa sino a fine campionato per poi andare, molto probabilmente, ad occupare la panchina anche per il 2021-2022. Il rinnovo scatterebbe in automatico in caso di salvezza, ma i condizionali sono sempre utili in questo caso.
Ballardini è l’uomo folk in un mondo di trap, è il tecnico che usa il bastone quando gli altri al massimo conoscono quelli per farsi un selfie. Lui di foto e di lustrini non ne vuole, non c’è abituato, l’unica sua concessione sono gli inseparabili occhiali di sole: si possono avere undici gradi di vista, ma se il sole dà fastidio c’è un solo rimedio.
È quasi una sorta di eroe di altri tempi, lui Ballardini che va in conferenza stampa e mostra la maglietta della salute in mondo di sbracciati anche di inverno. Dimostra che, prima di tutto, c’è la prudenza: se vale per un eventuale raffreddore, figuriamoci quando c’è da mettere una squadra in campo.
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Forse Ballardini è arrivato tardi a Genoa, questo è sempre il pensiero dei tifosi liguri dopo alcune gare. Non a caso, al suo quarto ritorno in terra ligure dopo alcune gare aveva già aggiustato il giocattolo. Con il tecnico romagnolo, il Genoa è tornato a correre, i giocatori di qualità sono emersi. Perché non è un tecnico che fa gabbie, ma adatta il suo modo di pensare alle squadre che si trova davanti.
Già il fatto di aver riportato in vita calcistica Mattia Destro è un merito non comune, così come l’aver controllato i “bollori” del calciomercato. Confinando Riccardo Scamacca in panchina finché non passavano gli amori passeggeri delle trattative, così come ridando un nuovo lustro a chi sembrava sulla via del tramonto. Altra variante tattica non indifferente è la difesa a tre che si regge su un ex centrocampista, Ivan Radovanovic che ha arretrato il suo raggio d’azione di una trentina di metri.
Davide Ballardini, 100 panchine con il Genoa, potevano essere molto di più. Ad Enrico Preziosi vanno chiesti i motivi per questo numero così esiguo. Tra gente passionale, comunque, i tira e molla sono sempre imprevisti e fragorosi. Il Genoa si augura un futuro di pace armoniosa, il condottiero ha bisogno di riposo per fare al meglio il suo lavoro.