Quarti di finale ad alta tensione in Europa League. Si entra nel vivo di una competizione sempre piena di incertezze e di meraviglie.
L’Europa League è sempre terra di conquista inattesa. Lo sanno bene quelle squadre che, per salvare anche una stagione, si buttano a capofitto nella seconda competizione europea. Dando così vita a una fase finale avvincente e ricca di colpi di scena, forse meritevole di ben altra attenzione. Ma per chi sta a lottare di giovedì le luci della ribalta interessano sino a un certo punto, con i quarti di finale diversissimi per ambizione e posta in palio.
Questa edizione del 2021 porta tra le migliori otto delle squadre diversissime, ognuna ha mille pensieri in testa e viaggia sull’onda di emozioni abbastanza disparate.
Partiamo proprio dalla gara con maggiori attenzioni italiane, ovvero Roma-Ajax. I giallorossi di Paulo Fonseca puntano con decisione alla vittoria del trofeo, ben capendo come in Italia sarà quasi impossibile raggiungere le prime quattro posizioni. E se l’accesso in Champions League provenisse da questa vittoria dell’Europa League?
È un ragionamento che, probabilmente, si sta facendo con decisione dalle parti di Trigoria, e non sarebbe nemmeno una cattiva idea. Anche in ottica ranking, le squadre italiane non vincono l’ex Coppa Uefa dal lontano 1999, da quando Alberto Malesani portò in trionfo il Parma. Guardando a quella rosa viene la nostalgia più assoluta: oggi un team del genere starebbe in pianta stabile almeno in semifinale di Champions.
L’emozione di una primavera intensa
L’aria primaverile dovrebbe favorire chi ha puntato su carichi di lavoro diversificati. E non sappiamo quanto possa essere applicabile tutto ciò alla Roma. Che prima riusciva a battere tutti gli avversari di portata inferiore, mentre ora fa fatica con tutti. La gara contro un Sassuolo decimato collima con una Roma dominatrice, urge trovare una soluzione europea efficace contro l’Ajax. Che due anni fa, giusto per ricordarlo, tolse la Juve dalla Champions League.
Nelle altre tre gare dei quarti di finale, i pericoli paradossalmente li corrono proprio le squadre date per favorite. Tipo l’Arsenal che dovrà affrontare lo Slavia Praga, l’avversario che sembra quello più debole del novero delle otto. Occhio però, in quanto i gunners non sono il massimo dell’affidabilità, mentre i cechi hanno già eliminato i Rangers e sanno far quadrato intorno. Senza dubbio, molto più equilibrio ci sarà tra Dinamo Zagabria e Villareal, gli spagnoli nel gioco delle percentuali partono favoriti. Non fosse altro per il fatto di partire fuoricasa e poter così calibrare anche le energie per la gara di ritorno.
Granada-Manchester United è una sfida quasi trappola per gli inglesi. Che puntano forte sulle individualità come Paul Pogba e Bruno Fernandes, ma a livello di collettivo stentano. Tutto ciò va a favore degli spagnoli, che non hanno dei singoli fenomenali ma hanno invece un amalgama da fare invidia.