Foden ancora protagonista nel Manchester City: altra partita da incorniciare per il pupillo di Guardiola, che lo accosta a Messi. Gli inglesi hanno un nuovo idolo.
Genio e sregolatezza vanno spesso di pari passo nel campo di calcio. L’estro diventa tale dentro e fuori dal rettangolo verde, ma rende alcuni calciatori icone per i tifosi. E il Manchester City ha un nuovo idolo, Phil Foden. A 20 anni ha una bacheca già ricca di trofei. Due Supercoppe d’Inghilterra, 3 Coppe di Lega, 1 Coppa d’Inghilterra e 2 Premier League, probabilmente 3 a fine anno. Niente male per un giovane che al City non è solo un ragazzo pronto a diventare titolare, ma è una pedina inamovibile per Pep Guardiola. In campionato ha messo insieme 6 gol e 5 assist in 23 presenze.
In Champions in 9 apparizioni ha segnato due gol e fornito 2 passaggi vincenti. E’ già leader dei Citizens, e ieri ha messo la firma sul match forse più importante finora della stagione. Chiudere con un pareggio interno con il Borussia avrebbe creato problemi nella tana dei tedeschi al ritorno, ma al 90′ ci ha pensato lui, con un tocco di prima preciso e vincente. Per tutti i 90 minuti ha creato pericoli a suon di dribbling contro un Borussia che non lo ha mai preso, e se lo gode Guardiola, che non ha mai nascosto tutto il suo apprezzamento per l’inglese. A fine partita ha abbracciato Haaland, che potrebbe diventare anche suo compagno in una coppia destinata a dominare nei prossimi anni. Chissà cosa si saranno detti i due.
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Manchester City, Guardiola si gode il fenomeno Foden: “Non si vende neanche per…”
Guardiola ci ha visto lungo. Qualche anno fa disse un frase che sembrò perfino irrispettosa nei confronti di uno dei più grandi campioni della storia. “Chi è il miglior talento che io abbia mai visto? E’ qui al Manchester City, ed è di sicuro Phil Foden”. Un’investitura importante da un tecnico che nelle sue esperienze al Barcellona e al Bayern ha guidato calciatori del calibro di Messi, Lewandowski e tanti alti. Il gioiellino inglese però da quel momento non ha mai smesso di stupire, e Guardiola ha continuato a ricoprirlo di elogi. “Se c’è un calciatore che non può essere venduto neanche per 500 milioni è del Manchester City ed è di certo Phil Foden”.
Il giovane nato a Stockport non ha mai sentito il peso di queste parole. Ha sempre risposto sul campo, ma è incappato anche in qualche pasticcio. Come quello in nazionale con Greenwood. I due furono sorpresi in ritiro con due ragazze nella stanza. Sanzione ed espulsione immediata per aver violato le norme anti-Covid.
Genio e sregolatezza quindi come spesso accade, ma anche una qualità infinità per un calciatore che a soli 20 anni non è solo il pupillo di Guardiola, ma un titolare inamovibile nel City delle stelle pronto all’assalto al triplete. Lo testimonia la varietà dei suoi gol in Premier League. Uno di testa, tre di sinistro, due di destro. Da dentro e fuori dall’area di rigore, di prima intenzione e dopo un paio di dribbling. Valore di mercato? Sulla carta 70 milioni, per Guardiola neanche 500 ne basterebbero per un calciatore che è diventato colonna del City. A soli 20 anni.