Spezia-Crotone è una gara che servirà ai liguri per allungare. E ai calabresi per non arrendersi già nel mese di aprile.
È una gara da nuovo millennio. Spezia-Crotone è una sfida che dieci anni fa sarebbe stata semplicemente inimmaginabile nella massima serie, ma ne abbiamo viste anche di peggio. Perciò, non ci meravigliamo che queste due squadre siano in Serie A, arrivandoci con gioco e trame offensive. Che, in parte, si sono anche ripetute nel passaggio di categoria, con la chimera della melodia composita della salvezza.
Molto più raggiungibile dallo Spezia, un po’ troppo complicata per i calabresi. I tecnici non si arrendono, sembrano dei cloni a distanza di anni. Il giovane Vincenzo Italiano ha scalato tutte le categorie ed è arrivato in Serie A con il marchio di chi poteva essere il primo retrocesso. Invece, l’abilità di impostare lo Spezia corto e aggressivo ha dato i suoi frutti. 29 punti, un gioco corale, qualche vittoria di lusso e tanta passione: i segreti dello Spezia sono ormai una piacevole sorpresa.
A Crotone, invece, Serse Cosmi sta facendo il possibile. Ha trovato una squadra demoralizzata, che almeno ora lotta in ogni gara. Certo, la classifica non è migliorata e nove punti di distacco dal Torino sono troppi, ma i calabresi stanno dimostrando di onorare il campionato. Anche attraverso un po’ di spettacolo, e non è poco.
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Una sfida monolitica per lo spettacolo
Nessuno mai immaginerebbe lo spettacolo da Spezia-Crotone, ma probabilmente sarà una sfida da over. Le tattiche sono offensive, i giocatori hanno i piedi abbastanza caldi per fare bene.
Nello Spezia il gran gol di Daniele Verde dimostra la qualità del gruppo bianconero, che attende ancora un colpo netto da parte dei suoi trequartisti e non qualche volata sporadica. Nell’attesa di ritrovare qualche bomber, lo Spezia è rimasto in zona confort o quasi. Sette distanze dal Cagliari ora bastano e avanzano, vincere contro il Crotone sarebbe un altro passo verso una salvezza che sarebbe meritata.
Al Crotone invece i bilanci sono un po’ disastrosi. Quelli difensivi in particolare, 74 gol presi, almeno da dodici partite di fila i calabresi prendono due gol. Un po’ troppo, si regalano gol con troppa facilità e non basta avere un super attacco. Che sabato ha realizzato tre gol contro il Napoli, dove Messias è ispirato e Simy sta diventando un cecchino infallibile. Il nigeriano ha realizzato otto marcature da quando è arrivato Cosmi, è salito a quota quindici e ha raggiunto per numero di reti Zlatan Ibrahimovic.
Calabresi dunque all’ultimo assalto, un eventuale vittoria almeno ridarebbe un po’ di sorriso ai rossoblu…ma anche alle inseguitrici che potrebbero risucchiare poi lo Spezia nelle tenebre. Al campo l’ultimo responso, l’ultimo precedente al “Picco” registra proprio la vittoria dei calabresi per 2-1, nell’estate del 2019.