Mingueza ha segnato la rete del Barcellona dopo il doppio vantaggio del Real: non è l’unico fra gli eroi inattesi del Clásico.
Due squadre di stelle, di nomi e cifre sul mercato da capogiro. Real Madrid-Barcellona è la partita più attesa in Spagna. Forse in Europa, e lo è stata e lo sarà ancora. E’ la gara di Messi e Sergio Ramos, lo fu della Pulga e Cristiano Ronaldo. In passato del tradimento di Figo, di Ronaldinho, dei ceffoni di Tito Vilanova a Mourinho, ma andando indietro nel tempo servirebbero ore ed ore per citare tutti i calciatori che hanno reso indimenticabile il Clásico.
E’ capitato però anche che a gioire siano stati gli eroi inattesi di una sera, di un Real Barcellona diventato indimenticabile per un gesto o per la rete di un calciatore meno famoso delle tante stelle che hanno reso grande il Clásico. Come accaduto a Mingueza. La sua deviazione ha riacceso le speranze dei blaugrana, che dopo il tacco di Benzema e il raddoppio di Kroos sembravano rischiare l’imbarcata.
Una deviazione con lo stinco, in una posizione in cui di solito il calciatore si trova raramente. Il colpo dell’uomo che non ti aspetti, che ha regalato 30 minuti di speranza poi vana al Barca. Prima di lui sono stati tanti gli eroi inattesi di Real Madrid e Barcellona, alcuni poi protagonisti di carriere decollate dopo la rete, altri di cui in pochi si ricordano per altre gesta da sottolineare.
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Come Mingueza molti altri calciatori sono diventati eroi grazie ad un gol in Real Madrid-Barcellona. Su tutti Marc Bartra. E’ la finale di Copa Del Rey edizione 2013-14. Dopo la rete di Di Maria tutti attendono una risposta dall’incredibile batteria di attaccanti Blaugrana. E invece Bartra trova il pari ed esulta per una rete incredibile. La gioia dura un attimo perché Bale poco dopo lo supera con una facilita irrisoria per il punto che regala il trofeo ai Blancos. Sempre nel 2014 il protagonista diventa Mathieu, eroe inatteso di una vittoria dal Barcellona ai danni del Real.
Fu prelevato dal Valencia e ceduto poco dopo, ma ha fatto in tempo a vincere un triplete. Niente male. Incredibile invece la parabola di Jeffrén, considerato uno dei maggiori talenti in blaugrana ma mai esploso. Eppure i tifosi lo ricordano con immenso affetto per la rete della “manita”. Nient’altro nella sua carriera che doveva essere luminosa, però se a Barcellona parli di quel Clásico, tutti ricorderanno il calciatore che poi scelse di giocare per il Venezuela non trovando posto nella Spagna. E anche nella nazionale sudamericana non fu mai tenuto in grande considerazione. Un altro eroe inatteso fra i catalani fu Simão Sabrosa. Preso per sostituire Figo, entrò di diritto fra gli eroi inattesi in un Barcellona in cui lui segnò, e Puyol, ancora giovane, cancellò dal campo proprio il “traditore” portoghese passato al Real.
E nel Real? Non sono mancati i calciatori che hanno brillato per una notte senza lasciare altri ricordi. Ad esempio Nicholas Anelka, arrivato per diventare l’idolo delle Merengues. Chiuse l’unico anno nella Liga con sole due reti, ma una fu proprio contro i rivali blaugrana. Il vero flop però fu Micheal Owen. Erano gli anni dei Galacticos, ma lui lo fu solo per una notte, in un 4-2 che fu uno dei pochi ricordi dei tifosi al Bernabéu. Più di recente invece il protagonista che non ti aspetti è stato Mariano Diaz. Dopo l’addio di Ronaldo prese la sua maglia numero 7 che pesò come un macigno. Non nel Clásico 2019-20, quando entrò al posto di Benzema e segnò dopo due minuti. Fu l’unico gol di quella stagione ma come accadde per i tanti calciatori poco conosciuti o prolifici, lo rese eroe per una tifoseria intera.