Gian Piero Gasperini rischia una squalifica a 20 giorni per aver insultato pesantemente un ispettore antidoping nel corso di un controllo.
Gian Piero Gasperini rischia la squalifica dopo l’aggressione verbale ad un ispettore dell’antidoping. L’uomo, nel corso di un controllo a sorpresa si è beccato un serie di insulti per la visita inappropriata (questo avrà pensato il tecnico bergamasco, ma è anche evidente che se il controllo te lo fanno su appuntamento, la logica viene meno). Talmente inappropriata che il tecnico panchina d’oro ormai, quasi, ad honorem, da aver chiesto ad un suo calciatore di interrompere lo stesso test per andare ad allenarsi.
Qui viene meno insomma tutto il principio che si fonda sul rispetto delle regole e tante altre belle parole. Infatti, non è un caso se, considerato l’atteggiamento poco consono a quello che dovrebbe essere il suo ruolo, il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani ne ha disposto il deferimento e chiesto la squalifica per ben 20 giorni. Il tribunale nazionale antidoping, giudicherà Gasperini il prossimo 10 maggio. Una eventuale squalifica, potrebbe comprometterne la presenza anche in occasione della finale di Coppa Italia contro la Juventus.
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La Procura antidoping chiede la squalifica per Gasperini: i mille volti del tecnico bergamasco
Gian Piero Gasperini, si sa, è un ribelle nato, ora anche la Procura antidoping sbarra la strada al tecnico bergamasco, portatore sano di verità assolute ed atteggiamenti sempre e comunque indiscutibili. Una squalifica di 20 giorni chiede la Procura, per aver insultato un ispettore che con un controllo antidoping a sorpresa, non faceva altro che il suo lavoro. Nervoso e spocchioso Gasp in quel frangente, infastidito da quella visita inaspettata.
Eppure Gasperini ci ha abituati ad atteggiamenti esemplari nel corso degli ultimissimi mesi. Mai una sconfitta accettata e meritata, mai un ululato o una frase razzista ascoltata per bocca dei suoi più fidati collaboratori. Mai che una volta, vabbè qui ci ricolleghiamo alla prima situazione, che un avversario vinca con merito, contro di lui. E poi? lo spumante dopo Valencia e la Champions League, che non aveva sapore, e lui che in Spagna ci è andato bello che contagiato, senza però avvisare nessuno.
Nel vuoto le lamentele degli iberici, che avevano invece capito tutto e ricollegato ogni sintomo del tecnico nerazzurro. Ora rischia la finale contro la Juventus, Gasperini, magari chissà, non essendoci lui, contro i bianconeri, potrebbe saltare il turnover, stavolta.