Il Liverpool ospiterà il Real Madrid in un match che si preannuncia spettacolare: Klopp deve ribaltare il 3-1 dell’andata, ma le rimonte del passato non lasciano sereno Zidane.
Accade solo ad Anfield. Milan, Olympiakos, Barcellona e più indietro col tempo anche l’Auxerre. Sono le vittime delle rimonte del Liverpool, che ci riprova contro il Real Madrid. Il 3-1 dell’andata regala agli spagnoli un match di ritorno in discesa, ma i numeri dei reds in casa preoccupano, e nonostante l’assenza del pubblico, il match di stasera non sarà una passeggiata per Zidane. I reds si giocano tutto. L’onore, la faccia, la stagione. La posizione in Premier ha da tempo cancellato i sogno di gloria, e resta la Champions per salvare un’annata poco convincente.
Servirà l’impresa. Una di quelle notti che restano nella storia del Liverpool, che ospita un Real Madrid deciso a prendersi la semifinale. Per farlo Klopp penserà alla storia. Alle immagini di una vittoria incredibile, “la più bella in carriera” come disse dopo il successo sul Borussia. Ma anche alle tante rimonte di un Liverpool che ci riproverà con il Real Madrid, perché è abituato alle notti di Champions, e a far battere il cuore dei tifosi.
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Liverpool-Real Madrid, Zidane non teme i reds: quelle rimonte però…
E’ la notte di Liverpool-Real Madrid, la partita delle stelle, dei titoli, che porta alla mente scontri epici e rimonte incredibili. I reds sono specialisti, in una storia di imprese europee iniziate con l’Auxerre. E’ la stagione 1991-92, e Souness incassa in Francia un secco 2-0 all’andata. Al ritorno i reds però mandano in scena il delitto perfetto. Apre le danze Mölby, raddoppia Marsh e chiude i conti Walters, allunando il cammino di una squadra poi battuta dal Genoa.
Il 2004 diventa invece la stagione più matta e incredibile nella storia dei reds. Nel girone gli inglesi rischiano di uscire, ma hanno l’ultima occasione contro l’Olympiakos, primo a 10 punti. IL Liverpool ne ha 7, e deve vincere per non rimanere fuori. Rivaldo manda i greci in estasi dopo pochi minuti su punizione, e per fare l’impresa servono due gol di scarto. Il pari lo firma Sinama-Pongolle da posizione ravvicinata, e poi arriva il vantaggio siglato da Mellor. La Kop però si infiamma per il 3-1, che porta la firma di Gerrard. Missile da 25 metri e inglesi che vanno avanti fino alla finale. E’ lì che nasce la madre di tutte le rimonte, che il Liverpool sogna di ripetere stasera con il Real Madrid.
Liverpool, le altre grandi imprese: dalle lacrime del Milan al poker al Barcellona
Era il maggio del 2015. Il 25, che per i rossoneri per un tempo è stato il giorno dell’ennesima Champions, e poco dopo si è trasformato in un incubo. Tris firmato da Maldini e dalla doppietta di Crespo, ma poi accade l’incredibile. Dal 54′ al 60′ la ribaltano Gerrard, Smicer e Alonso, e il resto lo fa Dudek. La prima rimonta di Klopp arriva invece nel 2016, proprio contro il Borussia Dortmund. All’andata finisce 1-1 e al ritorno i reds incassano subito due reti. Capitolo chiuso? Neanche per scherzo. Origi, accorcia, Reus firma il 3-1 che sembra poter chiudere i conti, ma accade l’incredibile. Ad Anfield. Coutinho e Sakho pareggiano, e Lovren al secondo minuto di recupero firma un 4-3 epico.
Contro il Barcellona accadde qualcosa di altrettanto incredibile. Il 3-0 per gli iberici all’andata sembrava aver chiuso i conti, ma Origi in avvio accende una piccola speranza, alimentata dalle parate di Allison su Messi. Il Barcellona sembra in grado di resistere, finche Alexander-Arnold ruba una palla e serve a Wijnaldum l’occasione del raddoppio. Anfield è una bolgia, e l’olandese di testa firma una doppietta clamorosa. Il doppio confronto è quindi in pareggio, ma Alexander-Arnold approfitta di una dormita colossale degli spagnoli e serve ad Origi la palla dell’impresa. Arriva il 4-0, che fra le rimonte è la più incredibile, e resta nella testa di tanti protagonisti, che ci riproveranno ancora oggi contro il Real Madrid.