La riapertura degli stadi per gli Europei, caldeggiata da Draghi, potrebbe consentire anche ai club di Serie A di accogliere i tifosi: c’è un piano.
Gravina e Draghi lavorano uno accanto all’altro, su un tema che potrebbe presto riconciliare i tifosi con il calcio. La riapertura degli stadi è un tema caldo, e il governo italiano ha allontanato i timori di perdere gli Europei. Troppo alta la posta in palio, sia economicamente che a livello di crescita. L’Italia non vuole uscire fuori dal novero delle nazioni che stanno provando a rilanciare il calcio in Europa, e rinunciare alle tre partite nella manifestazione itinerante porterebbe a danni incalcolabili per il sistema in Italia.
Ecco che la svolta è arrivata. Il sì di Draghi è un’investitura importante, perché può rilanciare una nazione piegata dall’emergenza sanitaria, ed è un rischio calcolato. E’ il segnale evidente che il lavoro del governo ha prospettive chiare in tema di vaccini e di sicurezza, ed è motivo di orgoglio per una nazione intera. Il governatore ha infatti dato l’ok per acconsentire alle richieste di Ceferin, che vuole la riapertura degli stadi agli Europei almeno al 25%, e la nazionale azzurra avrà il suo pubblico a sostenerla già contro la Turchia.
E’ il segnale più chiaro della volontà di far ripartire con forza una nazione intera, e il calcio sarà come sempre trainante. Alle indicazioni di Mario Draghi, si accoda infatti la Lega, che ha un piano per consentire ai club di aprire le porte ai propri tifosi.
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La notizia tanto attesa è quindi arrivata. Mario Draghi ha dato l’ok per per la riapertura degli stadi agli Europei, scongiurando il pericolo di tagliare fuori l’Italia dalla manifestazione. Un processo che necessita di controlli importanti, ma anche il segnale che il piano del governo, impegnato per uscire dall’emergenza sanitaria, potrebbe in alcuni mesi riportare gli italiani alla normalità. Il mondo del calcio incassa quindi una apertura importante, e anche la Lega di Serie A potrebbe prendere la palla al balzo per ragionare sul tema stadi.
Pare infatti che ci sia un piano, e lo ha svelato proprio dal Pino. “E’ un segnale fondamentale per il paese – ha commentato il presidente della Lega – e noi abbiamo predisposto un protocollo da tempo per farci trovare pronti. Le parole di Draghi sono state accolte con immensa soddisfazione, e ci aspettiamo già che dalle prossime partite possano trovare ospitalità negli impianti almeno 1000 persone. E’ già accaduto all’inizio del campionato, e il distanziamento non rappresenta un problema. Monitorando inoltre i vaccini e l’incidenza dell’emergenza, anche la Serie A potrebbe aprire negli ultimi turni con il 25% della capienza totale. Potrebbe essere un test importante in vista degli Europei”.
Si muove quindi il mondo del calcio. Le parole di Draghi ricostruiscono frammenti di normalità, che il calcio è pronto a raccogliere con orgoglio per garantire ai tifosi di riappropriarsi della propria passione.