Luca Gotti, il piacere della normalità. Perché, al di là dell’evidenza, il tecnico in maniera pratica sta portando l’Udinese alla salvezza. Con annesso interesse di altre squadre.
Un normalizzatore per la Serie A. Luca Gotti è entrato in pianta stabile in questa categoria, dimostrando che i proclami servono solo per i titoli dei giornali. Schietto, pratico ed efficace, il tecnico dell’Udinese anche in questa stagione ha dimostrato che la normalità è l’elemento chiave per il lavoro quotidiano. Che i bianconeri non siano in zona europea è un conto, ma non aver rischiato sinora la zona calda è un merito che va dato al tecnico.
Lavoratore di campo, capace di trasformare una squadra non irresistibile in un collettivo granitico. Al di là della sconfitta contro il Torino, l’Udinese in casa ha sempre alzato un muro, non a caso ha bloccato sul pari l’Inter e in altre occasioni si è ben battuta. Gotti ha così dato un colpo netto a quanti volevano uno spettacolo effimero, meglio un punto oggi che una sconfitta domani. Ancora non è totalmente al sicuro, ma la squadra friulana può impostare con calma il proprio futuro.
Che partirà proprio dalle cessioni o comunque dagli addii. Scontata e confermata quella di Rodrigo De Paul, il grande dubbio rimane sul futuro del tecnico. Che non voleva nemmeno allenare in prima persona, ma tra un po’ di settimane si ritroverà in mano parecchie richieste.
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La capacità di adattarsi
Luca Gotti è un tattico di primo livello, poco incensato dalla critica ma efficace. Dopo l’Under 17 della Nazionale, andò prima a Treviso e poi alla Triestina senza fare molto, con squadre non adatte alla Serie B. Divenne poi il vice di Roberto Donadoni a Cagliari, Parma e Bologna, nonché quello di Maurizio Sarri al Chelsea, non chiamato però nell’avventura juventina.
Rimase a Udine per aiutare Igor Tudor e poi per sostituirlo, dopo che il croato aveva perso sia la chiave difensiva nonche quella dello spogliatoio.
Proprio al “Friuli” la normalizzazione è un dato di fatto. Il tecnico è corteggiato da parecchie squadre, partendo dalla Sampdoria, dove l’addio di Claudio Ranieri appare scontato. A Genova potrebbe emulare Marco Giampaolo da un punto di vista tattico, qualche elemento chiave potrebbe arrivare proprio da Udine. Il tecnico del 3-5-2 piace anche ad altre compagini di Serie A, la Lazio non ha fatto mistero di apprezzarlo ma ci dovrà essere un effetto domino, ovvero l’addio di Simone Inzaghi verso una big europea.
Sarebbe un tecnico ideale anche da Napoli, ma le intenzioni dei partenopei sono ben altre riguardo all’erede di Gennaro Gattuso. Ci sarebbe anche un’opzione Fiorentina, in caso di mancato accordo con il calabrese.
L’Udinese lo lascerebbe andare a malincuore, ben sapendo come di tecnici preparati e modesti ce ne siano sempre di meno nel nostro panorama italiano.