Un nome una garanzia, Unai Emery e l’Europa League. Sesta semifinale per il tecnico ex Arsenal, con quattro squadre diverse.
Sei semifinali da quando allena, quattro diverse squadre portate ad un passo dalla finale, dal momento in cui si può alzare la coppa, e lui, Unai Emery, spagnolo di Hondarribia, attualmente tecnico del Villareal, quella coppa l’ha alzata per ben tre volte. Sempre con la stessa squadra, sempre con il Siviglia, il team che l’ha lanciato alle cronache ed alla gloria del calcio europeo e mondiale. Un nome una garanzia, la vittoria finale, l’unico obiettivo.
Sei semifinali di Europa League con quattro squadre diverse. Tre vittorie finali. Valencia, Siviglia, Arsenal ed oggi Villareale. Il torneo giocato per vincere, sempre, in ogni caso, con qualsiasi squadra. L’ultima finale, con l’Arsenal, contro il Chelsea di Maurizio Sarri. Duello tutto inglese, tutto londinese, per l’assegnazione del trofeo, ma quella volta a vincere furono i blues. Oggi ci riprova con il Villareal, che ai quarti ha eliminato la Dinamo Zagabria.
Unai Emery nella storia: l’Europa League, suo terreno di caccia preferito
Le tre vittorie di fila in Europa League con il Siviglia consacrano definitivamente Unai Emery, oggi, in semifinale con il Villareal contro una delle sue ex squadre, l’Arsenal. 2014, 2015, 2016, gli anni delle tre affermazioni consecutive con il Siviglia. In finale, battuti Benfica, Dnipro e Liverpool. Poi la chiamata al Parsi Saint Germain, esperienza vittoriosa tra campionato e coppe nazionali. La chiamata dell’Arsenal con la finale di Europa League persa, ed oggi il Villareal.
L’ostacolo odierno si chiama Arsenal. Penultimo passaggio prima della finale. Dall’altra parte nella seconda semifinale, il Manchester United affronterà la Roma. Unai Emery, con il suo “sottomarino giallo”, c’è da giurarci, vorrà arrivare fino alla fine, e magari alzarlo ancora una volta quel trofeo, consacrandosi ancora di più come specialista in coppe europee.