La Roma è in semifinale di Europa League contro il Manchester United. Il ricordo di quella sconfitta che brucia ancora.
Dopo il pareggio interno per 1-1 contro l’Ajax, la Roma ha staccato il biglietto per le semifinali di Europa League, dove dovrà vedersela con il Manchester United. Gli inglesi, non rievocano certi piacevoli ricordi per i giallorossi. Quel 7-1 all’Old Trafford del 2007, in Champions League, è ancora impresso nella memoria di calciatori e tifosi. Oggi, la sfida, è arrivare alla finale, superando quindi, l’ostacolo rosso di Pogba e compagni.
La Roma arriva in semifinale di Europa League con la consapevolezza di poter sognare i grande. Il Manchester United rappresenta il penultimo ostacolo verso quell’affermazione che darebbe ai giallorossi la possibilità di prendere parte alla prossima edizione della Champions League. Il 7-1 brucia ancora, i marcatori quella sera furono 11′ Carrick (M), 17′ Smith (M), 19′ Rooney (M), 44′, 49′ Ronaldo (M), 60′ Carrick (M), 69′ De Rossi (R), 81′ Evra (M). I protagonisti di quella sera non l’hanno ancora dimenticato, cosi come non l’hanno ancora dimenticato i tifosi, tutti, della squadra giallorossa.
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Il Manchester United prossimo avversario della Roma in semifinale di Europa League. Il “drammatico” 7-1 dell’Old Trafford di quattordici anni fa, brucia ancora. Quella sera, la Roma, scese in campo con questa formazione. Doni; Cassetti, Mexes, Chivu, Panucci; De Rossi, Pizarro; Wilhelmsson, Vucinic, Mancini e Totti. I ragazzi di Spalletti le provarono tutte per non affondare, ma il risultato finale fu di quelli che non di dimenticano facilmente.
Di quella squadra spiccano chiaramente alcuni nomi su tutti. Il brasiliano Doni, oggi imprenditore, Daniele De Rossi oggi nello staff tecnico del Ct italiano, Roberto Mancini, Christian Panucci, oggi allenatore ed opinionista, e chiaramente Francesco Totti, ormai ex dirigente della stessa Roma, carica dalla quale si è dimesso in disaccordo con la società. La Roma, insomma, ha bisogno di lasciarsi alla spalle il Manchester United e quella sconfitta che ancora pesa.