Hansi Flick lascia il Bayern al termine della stagione: una cavalcata incredibile a suon di record. Un rapporto fra alti e bassi all’insegna di una sola parola: vittoria.
Hansi Flick lascia il Bayern dopo una storia da record. Una cavalcata impressionante che lo ha portato ad arrivare sul tetto del mondo con i bavaresi. L’annuncio era nell’aria, ma ha colpito i tifosi del club, rapiti da un allenatore partito per risollevare una stagione maledetta, terminata però con il sextuple. Flick ha vinto tutto, e lascia il Bayern con in mano già una proposta pesante in mano.
La sua carriera è stata fulminea. Giunto come vice di Niko Kovac nel luglio del 2019, diventa titolare in panchina il 3 novembre dopo l’esonero del croato. La scelta è del “chairman” Rummenigge, che insieme a Salihadmizic sancisce l’inizio di una storia incredibile. Flick prende in mano una squadra partita male in Bundesliga, sconfitta in Supercoppa di Germania e a meno 4 dal Gladbach. Da quel momento in poi, nonostante un’accoglienza freddina da parte dei tifosi, prende corpo la cavalcata più gloriosa nella storia del club.
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Basta un mese a Flick per convincere il Bayern, che non si lascia sfuggire l’occasione di confermarlo e sarà poi ripagato da una incredibile serie di record. A fine stagione vince la Bundesliga, chiudendo il double con il successo in Coppa di Germania. L’occasione per il triplete si presenta nella gara contro il Psg. E’ la finale di Champions, e Flick lascia tutti a bocca aperta dopo il successo del suo Bayern, che firma il triplete in un’annata da record.
La stagione succesiva si apre quindi con la possibilità di portare in bacheca la Supercoppa Europea, e anche il Siviglia cade sotto la squadra dei record, mentre il Borussia Dortmund esce sconfitto nella Supercoppa tedesca. Un percorso netto, che ha il suo culmine nel Mondiale per Club. Flick e il Bayern superano il Tigres e prende forma un sextuple storico, che lo rende uno dei migliori allenatori nella storia del club. Il suo annuncio ha quindi scosso il mondo Bayern. Dopo soli 16 mesi il suo rapporto con i tedeschi si chiuderà, ma c’è già l’offerta. La prossima avventura potrebbe essere “Mondiale“, e la nazionale è pronta a chiamarlo e provare a renderlo uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio. Il tutto in pochi anni di carriera. Quella di un tecnico che non conosce limiti e sconfitta.