Lazio-Benevento, la gara dei fratelli Inzaghi ma anche di obiettivi da raggiungere per non correre rischi ulteriori.
La sfida tra Lazio e Benevento mette in competizione i due fratelli Inzaghi. Inevitabili tutti i discorsi sui due ex attaccanti ora in sella alle panchine di Serie A. Simone, da calciatore, aveva fatto meno ma in panchina ha ottenuto più prestigio, Filippo invece ha trovato ora la sua maturità da tecnico.
E si trovano davanti in un match che potrebbe significare molto ben entrambi. In effetti, la Lazio appare lentamente in crescita, pur con tante condizioni da dover valutare. La vittoria maturata nel recupero contro il Verona ha avuto un effetto placebo, calmando anche eventuali malumori. C’è da stringere i denti sino al finale, i biancazzurri sognano un piazzamento finale migliore della Roma, ma non sarà facile.
Anche se lo slot della gara da recuperare contro il Torino sembra essere un jolly necessario da considerare. Ritornare in Europa, ma da che porta? Si vorrà evitare la neonata Europa Conference League, spauracchio di tutte le grandi italiane. Soprattutto, si vorrà evitare un calo di tensione in questo periodo della stagione nonché ritrovare la verve degli uomini migliori.
Milinkovic-Savic ha segnato il gol decisivo contro il Verona e appare in crescita, Luis Alberto non è al 100% della condizione mentre Immobile deve ritrovare la via del gol: una sola rete per la scarpa d’oro nel girone di ritorno. Troppo poco, decisamente.
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Vincere con la Juve porta male?
Ormai lo stanno pensando anche i tifosi del Benevento, dopo quelli della Fiorentina. Una vittoria allo Stadium non garantisce miglioramento di morale, anzi. Effettivamente, dopo la trasferta di Torino, è arrivato un solo punto in due gare interne. Il rimpianto del 2-2 maturato contro il Parma, che ha raggiunto il pari nel finale, e poi la sconfitta lunedì contro un Sassuolo rimaneggiato.
Senza dubbio, il Benevento poteva fare di più dal punto di vista della classifica. Otto punti di distacco permangono dal Cagliari, ma non sono sicuramente valevoli all’infinito. I sanniti devono ritrovare smalto e lucidità, nel girone di ritorno hanno vinto solo una volta e nel 2021 due, contando anche la vittoria esterna proprio contro il Cagliari.
Soprattutto va ritrovata la forma, qualche giocatore sta lentamente recuperando, il ritorno di Letizia sulla fascia a pieno titolo vorrebbe dire tanto per gli equilibri di gioco. Ma ciò che preoccupa è la tenuta del centrocampo, contro il Sassuolo ha retto in pratica un tempo, non giocando in maniera eccezionale.
Forse servirà maggior fiducia per Viola, l’unico in grado di avere un piede pensante al centro, così come servirà forse una maggior praticità lì davanti. La fisicità di Gaich permetterebbe una seconda punta mobile a ruotare intorno all’argentino, trovare uno spunto imprevedibile spesso sposta i destini di una partita.