Il portiere Joe Hart ha avuto una carriera fatta di alti e bassi. Prima è stato definito talento, poi la carriera ha preso un’altra piega.
Prima di Hart, in Inghilterra tra i pali c’era David James, il portiere che per le sue gaffe si era conquistato l’appellativo di Calamity James. Ma pare che Joe Hart abbia fatto di tutto per rubargli il primato, dentro e fuori dal campo.
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Il portiere biondo
Charles Joseph John Hart è nato a Shrewsbury in Inghilterra il 19 aprile 1987. Nel 2006, a soli 19 anni, dalla squadra della sua città natale finisce nelle file del Manchester City. Dopo un paio di esperienze in prestito torna a Manchester nel 2010 e grazie all’allenatore di allora Eriksson, il ragazzo di periferia diventa il portiere titolare dei Citizens.
Con il Manchester City, Joe Hart vincerà 2 Premier League e i Guanti d’Oro per non aver subito gol per 18 partite di fila. Nel 2016 in panchina arriva Guardiola e dopo alcune divergenze, l’estremo difensore inglese parte per Torino. Nei granata Hart sembra aver perso lo smalto di sempre e in 32 presenze incassa 62 gol.
– Games: 340
– Clean Sheets: 127
– Premier League golden gloves: 4
– Premier League titles: 2Happy Birthday to former Man City and England number one, Joe Hart… 🤲
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— BettingOdds (@BettingOddsUK) April 19, 2021
La sfortuna italiana sembra perseguitare Joe Hart da sempre: durante l’Europeo del 2012, il portiere dei Leoni venne beffato da Andrea Pirlo con un cucchiaio su rigore; il centrocampista italiano dichiarerà ai giornalisti di aver visto il suo avversario troppo sicuro di sé, e che con il pallonetto voleva riportarlo con i piedi per terra.
Quella degli Europei del 2012 non è stata l’unica brutta figura di Joe Hart fatta con la maglia dell’Inghilterra. Nonostante il portiere originario di Shrewsbury conti con la nazionale inglese 75 presenze e soli 49 gol subiti, nell’Europeo del 2016 un suo errore costa alla squadra della Regina l’eliminazione dal torneo.
Finita la stagione nel Toro, Joe ha salutato l’Italia per tornare in Inghileterra. Dopo vari ping pong tra squadre, e alcune stagioni deludenti, il numero 1 inglese è poi approdato al Tottenham che gli ha sottoposto un contratto fino al 2022.