Con l’istituzione della Superlega, entrano in scena tutti i player del mercato dei media per avere i diritti tv della nuova competizione.
Il caos creato dall’istituzione della Superlega, sembra superato solo dalla minuzia con la quale essa è stata creata dai 12 club cofondatori. Difatti, dopo la banca a sostegno della competizione, ecco che arrivano i player del mercato dei media per i diritti tv.
Ci sono sia aziende più tradizionali, cioè nate con la televisione, come Sky che ha di recente acquistato le prerogative relative alla Champions League per il triennio 2021-2024. Ma, ci sono anche società nate col digitale e lo streaming, quali Netflix e Amazon.
Del resto, da tempo si parla di un’entrata di questi player nel mercato dei diritti tv del calcio, e con la Superlega potrebbe facilmente accadere. In quanto, proprio per detta dei 12 club cofondatori, questo torneo guarda ai millennials i quali guardano più streaming rispetto alla televisione.
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I diritti tv della Superlega, sono una parte fondamentale del processo di funzionamento della nuova competizione. Per questo, si prospetta una corsa su di essi, da parte dei già citati Sky, Netflix e Amazon, ma anche da parte di Facebook e Disney.
È probabile, comunque, che non ci sia un solo player a trasmettere le partite, quanto piuttosto un’alleanza tra alcuni di essi. Ciò, potrebbe garantire circa mezzo miliardo di di euro in più ai club partecipanti, così da far salire gli introiti totali a 4 miliardi di euro.
Si potrebbe, inoltre, anche profilare la creazione di una piattaforma unica per i diritti tv, proprio da parte della stessa Superlega, che poi andrebbe a vendere la trasmissione dei match alle singole emittenti, con il supporto di uno o due o anche più player mondiali dei media.
La partita per i diritti tv della Superlega, dunque, è ancora agli inizi, ma presto potremmo saperne qualcosa in più. Una cosa è certa, più soldi un’azienda offrirà, più quell’offerta sarà rilevante per i 12 club cofondatori della competizione.