C’è l’annuncio ufficiale: il Manchester City rinuncia alla Superlega. Il comunicato del club.
Un progetto durato solo 48 ore? La Superlega è da poco nata, ma c’è già chi ci ripensa. E’ il Manchester City, che dopo aver raggiunto l’accordo con gli altri club, ha reso ufficiale il dietrofront dalla Superlega. Una decisione clamorosa, che potrebbe scatenare una serie di reazioni a catena. Pare infatti che anche il Chelsea sia pronto a fermarsi, e dopo la partita di Premier potrebbe rilasciare un comunicato. La rinuncia del Manchester City alla Superlega però è la dimostrazione che le minacce della Uefa hanno lasciato il segno, e il comunicato ufficiale chiarisce i dettagli e alimenta il caos.
Una spaccatura all’interno del fronte Superlega potrebbe infatti far tramontare il progetto dopo soli due giorni dall’ufficialità, e la decisione del Manchester City potrebbe far partire il domino dei club pronti a dire addio. Pare infatti che altri club stiano ragionando sull’ipotesi di compiere un passo indietro che rischierebbe di mettere la parola fine ad una delle pagine più chiacchierate del calcio a livello Europeo. Dalla Spagna infatti sussurrano che un club stia ragionando sull’ipotesi di tirarsi fuori, e anche Abramovich potrebbe scegliere di ritirare il Chelsea dal progetto. (in aggiornamento)
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Da un lato la ferma volontà dei club di abbandonare l’idea. Dall’altra la reazione della Uefa, i pareri politici di alto profilo, le dure proteste dei tifosi. I supporter del Chelsea e del Liverpool hanno preso posizioni nette. Lo stesso hanno fatto in Italia i sostenitori della Juve, e appare ormai chiaro che i 12 presidenti con a capo Florentino Perez siano accerchiati. E’ una vera e propria battaglia quindi, che perde una protagonista. Il Manchester City con una nota ufficiale si è ufficialmente defilato dalla possibilità di prendere parte alla Superlega, e a seguirlo potrebbero essere altri club.
Pare infatti che anche il Chelsea sia deciso ad abbandonare l’idea, e in Spagna l’Atletico Madrid valuta le minacce in arrivo dalla Uefa. Anche il Barcellona pare pronto a convocare l’assemblea, che nel sistema societario blaugrana potrebbe votare per un’uscita immediata dalla TSL. E le italiane? Di certo rinunciare subito potrebbe essere un modo per provare a ricucire lo strappo con Ceferin. Farlo dopo una prima schiera di squadre pronte ad abbandonare, decreterebbe invece la parola fine solo per necessità, e non per una decisione “di pace” con gli organi che regolano il calcio continentale.
Ecco quindi che le prossime 24 ore potrebbero essere decisive. I club della Superlega sembrano essersi spaccati in soli due giorni, e l’uscita ufficiale dal progetto del Manchester City sarebbe solo il primo mattone di un muro che la Uefa e i tifosi hanno reso più fragile.