Il numero uno del Real Madrid e della Superlega, Florentino Perez, ha parlato dei prossimi ingressi e della nascita del progetto: la Uefa però non si ferma, e intanto Roma e Napoli…
“La Superlega è una necessità per salvare il calcio dalla bancarotta”. Florentino Perez, presidente del Real Madrid, ha voluto chiarire in prima persona i motivi che hanno spinto 12 top club europei a lanciare il progetto che sta già rivoluzionando il mondo del calcio. Lo ha fatto in diretta in Spagna, lanciando un allarme e spiegando forse più alla Uefa che agli appassionati, le mosse delle società coinvolte. “I top club europei sono stati chiamati a cercare una soluzione alla crisi che sta attanagliando il calcio. Siamo giunti alla conclusione che la Superlega, strutturata puntando su match fra top club, avrebbe potuto creare più introiti della Champions. Quando non hai entrate oltre la tv, l’unico modo è dare vita a partite più competitive”.
Meno tradizione più innovazione. Perez guarda avanti. “La situazione del sistema calcio è drammatica. Nel 1950 la crisi portò alla creazione della Champions, che ora non basta più. Quella idea cambiò radicalmente il calcio, e nella Superlega di sicuro ci sarà più attenzione nel veder giocare Real-Manchester o Barcellona-Milan rispetto ad una partita contro una squadra più modesta che gioca in Champions”. La Uefa però non molla, ma Perez non sembra temere sanzioni ed esclusioni. “I calciatori possono stare tranquilli – ha affermato – perché non c’è nulla da temere. Appena possibile parleremo con la Uefa e la Fifa, anche perché il progetto della nuova Champions non produce introiti maggiori rispetto a quella attuale. Le minacce però non servono. Se mai è utile una mediazione che possa salvare il mondo del calcio”. E intanto c’è uno spiraglio per Napoli e Roma, che potrebbero entrare nella Superlega.
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Le parole di Florentino Perez potrebbero produrre un’altra reazione da parte di Ceferin. Il presidente della Uefa nn teme il braccio di ferro ed ha già chiarito quali saranno le sanzioni per i club in fuga dalla Champions. Il numero uno del Real Madrid però entra nel dettaglio dei numeri e dei club. Borussia Dortmund, Bayern e Psg al momento sembrano aver declinato l’offerta, ma le squadre interessante non mancano. “Non c’è alcun interesse finanziario – ha sottolineato Perez – ma è evidente che la Uefa ci dà solo 120-130 milioni, mentre noi possiamo generare cifre più alte, circa 400 milioni, e non saranno solo per noi. Nasce tutto dall’idea di salvare il calcio”. Poi l’apertura a Roma e Napoli per la Superlega.
“Se Bayern, Borussia e Psg non faranno parte del progetto noi andremo avanti ugualmente – tuona il presidente della Superlega – e ci sarà spazio anche per Roma, Napoli e Siviglia. Se non sarà per questa stagione avverrà di sicuro nella prossima, ma restano i 15 club che generano interesse per le tv, e gli altri arriveranno per meriti sportivi. C’è spazio anche per loro”. La palla passa quindi nuovamente alla Uefa, che incassa e di sicuro reagirà alle parole del presidente del Real. E intanto Napoli e Roma riflettono sull’opportunità di fare parte della Superlega, che si trasforma sempre di più nella rivoluzione del calcio europeo.