Nel calcio, vizi e virtù possono essere salvezza o condanna. Ma in questa eterna sfida tra calciatori viziosi e virtuosi, chi vince?
Vizio e Virtù. Bene e Male. Questa è la domanda. Se i calciatori viziosi, con i loro eccessi risultano agli occhi di molti tifosi più empatici e umani, i calciatori virtuosi hanno dalla loro parte sportività e un modo più sano di vivere il calcio, che spesso, alla lunga, premia la loro carriera.
Una sfida che a volte si riflette anche sui tifosi, tra chi cerca una vita spericolata e piena di piaceri (come canta Vasco Rossi), e chi invece preferisce risparmiare e vivere nel giusto, con il rischio di una vita noiosa. Da una parte un fumatore come Messi, dall’altra la disciplina di Cristiano Ronaldo.
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Il team di calciatori virtuosi è formato da veri sportivi, tra cui Mattia Angese premiato nel 2020 per aver salvato la vita ad un avversario; il campione del mondo Iniesta e il portoghese Cristiano Ronaldo, che rifiuta droga e alcool, e preferisce migliorarsi con allenamenti extra.
Compagno di squadra di CR7 nel team dei virtuosi, come anche nella Juventus, è Giorgio Chiellini, laureato a Torino in Business Administration. Alla pari di CR7 e del capitano bianconero, la ex-coppia difensiva dell’Inter Javier Zanetti e Nagatomo. L’argentino è da sempre un bandiera nerazzurra ed esempio di correttezza, il giapponese è dottore in Economia e Commercio.
Tra i laureati in economia anche i centrocampisti Xabi Alonso, Cesc Fabregas, mentre il loro connazionale spagnolo Andrés Iniesta è dottore in scienze motorie. Quest’ultimo è anche un campione di sportività: in 800 presenze nemmeno un’espulsione. Dietro di lui solo Philipp Lahm, ex difensore del Bayern che si è ritirato dal calcio con 0 espulsioni in 701 partite.
Poi c’è chi unisce vizi e virtù come Adrian Mutu, laureato in Giurisprudenza a Budapest, che conta espulsioni per falli scorretti, ed una squalifica per uso di cocaina.
Adrian Mutu non è l’unico giocatore ad aver fatto uso di cocaina. La formazione dei calciatori viziosi può contare anche su Maradona, squalificato nel 1991. Ma sono molti i giocatori a cui piace “divertirsi”.
Se si parla di vizi e virtù nel calcio, non si possono non citare George Best e Paul Gascoigne, rinomati campioni di calcio e alcool. Tra loro anche Ronaldinho, Vardy, Drenthe, Cicinho, e Joe Hart, pizzicato ubriaco in un pub prima della partita con la nazionale. Beccato dai dirigenti della Juventus anche Michel Platini, che prima di un match di campionato stava fumando una sigaretta negli spogliatoi.
Il vizio del fumo nel calcio è tra i più diffusi: Neymar, Messi, Tonelli, Verratti, Ozil, Riva, e tanti altri che non si limitano solo alle sigarette.
A causa dei suoi vizi Bobo Vieri costrinse l’Inter ad assumere un investigatore che lo seguisse. Chi non li ha mai nascosti è Radja Nainggolan, che beve e fuma tranquillamente in pubblico.
Questi sono solo alcuni dei nomi di calciatori virtuosi e viziosi. In questa partita immaginaria chi vince?