Zappacosta si è preso il Genoa. Ballardini ha trovato nell’esterno un punto di forza, il recupero prossimo rallegra i rossoblu in vista del finale.
C’è un giocatore che, più di tutti, ha trovato un rilancio nel Genoa di questa stagione. Davide Zappacosta ha ritrovato forma, fame e una capacità di gioco che gli era mancata soprattutto nelle ultime stagioni. Nessuna discussione delle sue qualità, solo una sfortuna a 360 gradi e tante panchine accumulate nelle due stagioni precedenti, tra Chelsea e Roma.
Tra disegni tattici e infortuni, l’esterno ora sembra aver superato la sfortuna. Anche nei giorni scorsi, il suo recente infortunio è stato meno grave del previsto, e nelle prossime ore sarà già in campo per difendere i colori del Genoa. Che lo ha adottato e fatto diventare nuovamente un protagonista sulla fascia. Con i grifoni, in questa stagione, ha collezionato 19 presenze in Serie A, corredate da due marcature e due assist, nonché due ammonizioni.
Ha giocato più in questa stagione che sommando le precedenti, ha disputato il 57% dei minuti di gioco ed è entrato nelle partecipazioni alle reti genoane per il 12%. Numeri da considerare guardando al Genoa, che almeno una volta su dieci fa entrare nel vivo proprio un ex terzino. A dimostrazione di come Ballardini abbia impostato anche un gioco corale, con allunghi decisivi sulle fasce laterali.
Un ragazzo e il suo talento di corsa
Zappacosta spesso è stato un talento troppo veloce, non godendosi quasi mai i meritati approdi. Era partito dai dilettanti dell’Isola Liri e, in tre stagioni, con l’Avellino è stato protagonista, dimostrandosi uno dei migliori giovani italiani nel ruolo.
Naturale il richiamo in casa Atalanta, con una buona stagione giocata a Bergamo, per un team che stava diventando pian pianino sempre più forte. A sorpresa, o quasi, l’approdo in casa Torino, molti avrebbero ipotizzato un futuro più ampio bergamasco, ma il team di Urbano Cairo fece l’affare e si dimostrò perspicace. In alternanza con Bruno Peres o anche formando la linea difensiva, Zappacosta maturò il giusto e divenne un uomo a tutto campo, ottimo a rinculare e a servire assist decisivi per la testa di Belotti.
L’approdo al Chelsea sembrava il top per quegli anni, voluto allora da Antonio Conte. Giocò in Premier League e divenne il centesimo italiano a segnare in Champions League, un piccolo traguardo raggiunto con orgoglio. L’approdo di Maurizio Sarri lo ha tagliato fuori dai blues, tanto da desiderare il ritorno in Italia con un prestito alla Roma poco gramo di soddisfazioni, infortuni e nove presenze in bilancio.
Il Genoa per ritrovare motivazioni e gamba è l’ideale. Zappacosta sa che, ormai, a 30 anni può vivere una seconda fase della carriera non per questo meno importante. Puntando, perché no, anche alla Nazionale.