Esattamente 20 anni fa a Perugia, Ahn Jung Hwan realizzò il primo gol coreano della storia della Serie A. Diventando famoso nostro malgrado un anno dopo.
Una celebrazione per pochi intimi, forse nemmeno il diretto interessato ricorderà questa ricorrenza. Vent’ anni fa il Perugia celebrava in Serie A il primo gol “italiano” di Ahn Jung Hwan, uno dei tanti carneadi sbarcati nel nostro campionato per merito dei Gaucci.
Riavvolgendo il nastro, una tranquilla domenica pomeriggio in Umbria si trasformò in una gara divertente. Perugia e Atalanta erano più che tranquille, giocavano per dare spettacolo. Passò in vantaggio la squadra ospite con Ventola, poi pareggiò Tedesco nel primo tempo. Nella ripresa, ci fu un cambio al rientro: uscì Saudati nel Perugia, entrò il già citato Ahn Jung Hwan. Un ingresso che sembrava non smuovere più di tanto l’inerzia del match, Serse Cosmi aveva tolto una punta mettendo un trequartista, di fatto.
L’Atalanta nella ripresa andò in vantaggio, grazie al rigore di Doni. Nel recupero accadde di tutto, prima Di Loreto impegnò Pelizzoli, poi ci fu un contropiede con Nappi che fallì davanti a Mazzantini il colpo per il 3-1 finale. Gol mangiato, gol subito. Lancio lungo, intervento di Lorenzi e il coreano del Perugia alza il piede, si coordina con il destro e infila un tiro preciso all’angolo opposto di Pelizzoli. 2-2, primo gol coreano nel nostro campionato.
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Così, il giocatore perugino comprato un po’ per marketing e un po’ per necessità, divenne l’arma del finale per gli umbri. Segnò anche a Bari e si ripetette poi a Udine con una doppietta. Il Perugia incassava tanto, ma segnava altrettanto, era una squadra che, virtualmente salva, dava spettacolo.
Lo faceva con una rosa costata pochissimo, dove gli esperimenti erano all’ordine del giorno. Oltre al coreano, c’era anche la meteora Ma Ming You, capitano della Cina che mai ha visto il campo. Ma erano anche i tempi dei primi Di Loreto, Baiocco, Liverani e Pieri, sbarcati dalla Serie C al Perugia senza pater d’animo.
Tornando al giocatore asiatico, la stagione successiva fece poco, quindici presenze e solo un gol, sino al mondiale di casa. E sino al match contro l’Italia, la storia è nota. Supplementari, Byron Moreno divenne il protagonista in negativo e, al golden gol, il coreano sovrasta Maldini in area di rigore. Colpo di testa e tutti a casa.
Nonostante tutto, divenne un eroe in una Corea del Sud che poi arrivò addirittura quarta in quel mondiale. Ma è il gol che valse anche… il licenziamento da Gaucci e l’addio dal Perugia.
Tornerà dopo Shizimu e Yokohama anche in Europa, fallì un provino in Inghilterra, poi si accontentò di Metz e Duisburg.
Vent’anni fa, forse, a Perugia ci fu il piccolo rumorino che diede seguito a una “tragedia” calcistica ancora ricordata con rabbia.