Un pallone può cambiare il mondo? Lo ha già fatto. La scienza lo dice da anni, e le numerose potreste per la Super Lega ne sono una prova.
Su una cosa ormai non ci sono più dubbi: lo sport è uno specchio della società in cui viviamo. La scienza lo afferma da tempo e oltre a sottolineare i benefici fisici, mentali e sociali dell’esercizio fisico, sostiene che si può fare anche di più. Perché anche il calcio può cambiare il mondo. Come?
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Un ruolo fondamentale in questo mutamento lo hanno i club e i calciatori, ma anche i tifosi hanno la loro parte di lavoro. Le dirigenze delle varie squadre potrebbero innanzi tutto investire di più nell’ambiente. Un tipo di calcio sostenibile è quello intrapreso dal Forest Green Rovers F.C. che utilizza solo energie da fonti rinnovabili e consiglia ai propri atleti solo cibo vegetariano.
Poi naturalmente spetta ai giocatori fare il secondo passo, con un comportamento esemplare dentro e fuori dal campo. Alcuni campioni li abbiamo già: Mertens e Totti impegnati animalisti; Aguero e Messi, vegetariani da anni; la beneficenza di Neymar; e Mattia Agnese premiato per avere salvato la vita ad un avversario.
Chiedere di abbassarsi lo stipendio forse è chiedere troppo, ma evitare le simulazioni e le liti in campo come nel calcio femminile, sarebbe già un miglioramento agli occhi degli spettatori che spesso imitano i comportamenti dei loro idoli nella vita di tutti giorni.
L’ultimo passo spetta ai tifosi. Per alcuni gli ultrà sono l’ultima vera forma di protesta rimasta, ma questo ha anche snaturato il tifo vero e portato solo altra violenza. Per fortuna non tutte le tifoserie cercano lo scontro, e alcune compiono anche gesti di beneficenza come ha fatto più volte la curva dello Spezia.
Su Quotidiano.net hanno raccolto un sondaggio su come lo sport può migliorare il mondo. Eccone alcune adattabili al calcio: