Il calcio freestyle è uno spettacolare palleggio acrobatico che richiede impegno, disciplina, creatività e un incredibile controllo della palla
Su You Tube si trovano molti video di freestyler del pallone ripresi per strada; filmati di ragazzi con una palla che fermi ad un incrocio o in mezzo ad una piazza si esibiscono in uno spettacolo fatto di tocchi impossibili.
Fino a qualche anno fa, questi maghi del calcio erano solo in strada. Oggi, per imparare questa arte calcistica ci sono le scuole, tornei italiani e mondiali. Il calcio freestyle è ancora considerato di nicchia, ma non per molto.
Leggi anche: Tempio del Calcio: il Museo di Coverciano e le altre mete spirituali dei tifosi
Leggi anche: La tattica dimenticata: giustizia per il 4-4-2
Il primo trofeo di freestyle in Italia è stato organizzato nel 2008 e vinto da Domenico Grasso. Tra i migliori atleti italiani ricordiamo: Gunther Celli, Luca Chiarvesio e Davide Pisani, Anastasia Bagaglini e Antonio Colella.
Ormai sono più di dieci anni che si realizzano tornei e gare con sempre più partecipanti che arrivano da tutta la penisola. Neanche il Covid è riuscito a fermare la passioni di questi ragazzi, e alla fine alcune delle competizioni del 2020 si sono svolte on line.
Le sfide sono strutturate 1 contro 1, con 3 set da 30 secondi in cui giocatore può esibirsi in trick o combo (più trick eseguiti insieme). A seconda del tipo di acrobazie e della posizione del corpo ci sono diverse categorie:
Il calcio freestyle si divise in due stili differenti:
In Italia si svolgono diversi tornei durante l’anno, più un campionato Italian Lower League, che dal 2018 ha anche una Serie B. Ogni anno in Repubblica Ceca si giocano i Mondiali Super Ball aperti a tutti e divise in calcio maschile e femminile, organizzati dalla WFFA (World Freestyle Football Association). A questi tornei si aggiungono quelli della Red Bull e della Uefa.
Sul sito dall’AICF, l‘Accademia Italiana Calcio Freestyle è possibile organizzare dei tornei nella propria città, ma ancora più importante iscriversi ad una delle cinque scuole italiane che si trovano a Trieste, Milano, Bologna, Roma, Salerno.