I tattoo che raccontano i giocatori. Alberto Mazari ed Enzo Brandi, i tatuatori del calcio e le loro opere d’arte in giro per la Serie A.
Era il 1976 quando James Cook nota per la prima volta l’usanza degli haitiani di disegnarsi la pelle. Da allora il tattoo ha preso sempre più piede in tutto il pianeta. Dai pirati, ai carcerati fino a trasformarsi in una moda entrata anche nel mondo dello sport. In Italia ci sono due artisti noti per essere i tatuatori dei calciatori: Alberto Mazori ed Enzo Brandi.
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In Serie A sono parecchi gli atleti che hanno deciso di rendere la loro pelle un’opera d’arte. Zlatan Ibrahimović e Arturo Vidal sono grandi appassionati di tattoo ed entrambi hanno la schiena ricoperta di tatauaggi: l’attaccante svedese del Milan ha un dragone, mentre il centrocampista dell’Inter un insieme di rose, tribali e dediche.
Anche Politano, ex interista, e ora in forza al Napoli nasconde un enorme faccia di leopardo impresso sul dorso che ha richiesto fino a 8 ore di lavoro. In maglia nero-azzurra impossibile non notare le braccia disegnate di Brozović, chemostra anche una bomba emoji sul collo.
Tra i tatuaggi più particolari della Serie A, il Colosseo disegnato sul braccio destro di Bruno Peres, brasiliano della Roma, e quello di Samuel Castillejo con la scritta Mamihlapinatapai che tradotto significa “Guardarsi l’un l’altro sperando che uno dei due faccia qualcosa che entrambi desiderano fare, ma che nessuno vuole iniziare“.
Alberto Mazari, uno dei tatuatori del calcio si dichiara anche un confessore degli atleti. I suoi primi tatuaggi sono stati su giocatori della Primavera, per poi passare a Dessena che gli ha chiesto il simbolo del Cagliari. Da lì ha impresso una Nike Jordan sulla pelle di Joao Pedro, e un pallone Super Santos su Floro Flores. Nel sua memoria resta impresso Sau che ha voluto un disegno del defunto Astori.
L’altro tatuatore della Serie A è Enzo Brandi, artista specializzato nei disegni della cultura partenopea. Dopo aver cominciato da autodidatta, ormai sono più di 20 anni che Brandi vive di tattoo. Nel suo studio sono passati i fratelli Cannavaro, Callejon, Insigne, e Hamsik. Grazie a impegno e dedizione è riuscito a creare anche una linea di gioielli, ma per sua sfortuna in partita i calciatori non li possono indossare.