Pescara ed Entella nel recupero di Serie B odierno, per una sfida che servirà praticamente solo alle ambizioni salvezze degli abbruzzesi.
Il Pescara torna in campo all’Adriatico con l’obiettivo dei tre punti. Mai come in questa occasione sembra essere quasi tutto apparecchiato a dovere: alle 14 andrà in scena il match contro l’Entella, ultimo in classifica. Ultimo e praticamente arreso, in attesa quasi solamente dell’aritmetica che condanni definitivamente i liguri alla Serie C.
L’addio a Vincenzo Vivarini è stato assimilato anche dalla piazza, per una stagione nata male e che sta finendo peggio. Prima con Bruno Tedino e poi con l’ex tecnico dell’Empoli, l’Entella non ha saputo farsi forza. Toccherà ora a Gennaro Volpe, ex bandiera del centrocampo ligure, guidare e traghettare la squadra di Chiavari nelle restanti cinque gare da oggi sino al termine della stagione.
Avversario, dunque, abbastanza agevole per il Pescara, a patto di non sottovalutare l’Entella e un’eventuale voglia di rivalsa. Gli abruzzesi quest’anno stanno soffrendo decisamente, il ritorno di Massimo Oddo si è rivelato peggiore più delle attese, mentre il subentro di Roberto Breda non ha cambiato le cose. Con Gianluca Grassadonia, e un mercato più consono, il Pescara è tornato praticamente in vita, dimostrando di non darsi già per vinto. La lotta è ancora aperta, il Pescara ha una gara in meno rispetto alle pretendenti salvezza e fa la corsa sulla zona playout.
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Obiettivo salvezza che diventa complesso
Il Pescara attualmente a 28 punti punta a raggiungerne 31 nel match contro l’Entella. Avvicinando così il Cosenza a 32 e agganciando la Reggiana al terzultimo posto. Proprio queste due squadre sembrano soffrire maggiormente nella zona caldissima, dopo lo stacco dell’Ascoli che pare avviato verso altri lidi.
Il Cosenza a 32 ha confermato Roberto Occhiuzzi, nonostante un tentativo nemmeno troppo velato di affidare la panchina a Walter Novellino. La dirigenza silana non ha raggiunto l’accordo con l’esperto tecnico e dunque sarà ancora Occhiuzzi a guidare il Cosenza, da ora al termine della stagione.
Massimiliano Alvini con la Reggiana non sembra rischiare la panchina, ma gli emiliani non vincono da due mesi e appaiono stanchi fisicamente. Da considerare, sempre in zona salvezza, come il Frosinone possa inserirsi in caso di ulteriori capitomboli: il passaggio da Sandro Nesta a Fabio Grosso non ha dato gli effetti sperati.
In Serie B sono proprio squadre partite con altri obiettivi a soffrire più di tutti sul finale in basso. La scorsa stagione Perugia e Pescara, con una rosa decisamente da playoff, andarono poi a giocarsi i playout, dove gli abruzzesi dimostrarono il loro spirito di sopravvivenza.
Oggi, quindi, anche ricordando il recente passato, la squadra biancazzurra tenterà un colpo di coda, dando ancora più pepe a una zona salvezza entrata nel vivo.