Mino Raiola e Barbar Bonansea. L’agente entra nel mondo del calcio femminile. Gli altri procuratori stanno a guardare.
Barbara Bonansea, stella della Juventus e della nazionale di calcio femminile, è la prima donna a sbarcare nella scuderia del procuratore dei procuratori, Mino Raiola. Al suo fianco, colleghi del calibro di Zlatan ibrahimovic, Erling Haaland e Paul Pogba. Niente male per la stralla assoluta del calcio italiano, attualmente cercata da non poche squadra anche in Europa. Forse proprio per questo la decisione di affidarsi ad uno dei più grandi su piazza.
Non solo Donnarumma e Haaland per Mino Raiola, insomma. Ultimamente i destini di queti due giovanissimi e più che promettenti calciatori, sembra essere lontano dalle loro attuali squadre di appartenenza, Milan e Borussia Dortmund. Proprio Mino Raiola ne sta trattando le eventuali cessioni. Cosi come per la Bonansea, sulla quale pare aver messo gli occhi prepotentemente il Lione. I francesi sarebbero pronti quindi a strapparla alla Juventus.
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L’ingresso di Mino Raiola nell’universo del calcio femminile, che, ricordiamolo, non è ancora considerato nel nostro paese sport di livello professionistico, entusiasma perchè di certo lascia intuire che esiste un margine di crescita molto ampio se uno come lui ci ha scelto di puntarci. Ma allo stesso tempo fa temere un cambio repentino di determinate dinamiche di collaborazione all’interno dello stesso settore. Collaborare per crescere insieme. La procura della Bonansea a Raiola, potrebbe minare quest equilibrio.
Alessandro Orlandi, Fondatore & Ceo di Studio Assist & Partners, procuratore di molte calciatrici italiane e straniere, si dice per l’appunto da un lato felice dell’approdo di Mino Raiola nel calcio femminile, ma dall’altro leggermente preoccupato per quello che potrebbe succedere tra i vari colleghi impegnati con le procure delle calciatrici. Una sorta di guerra per accaparrarsi le migliori, insomma, come la Bonansea. Non si crescerebbe più insieme, quindi, ma soltanto singolarmente.