Sassuolo e due alternative per il post De Zerbi. L’addio con il tecnico bresciano, laddove ci sarà, potrà essere ovviato con due soluzioni gradite anche dalla piazza.
C’è un mistero intorno alla panchina del Sassuolo. Con Roberto De Zerbi sembra esserci un continuo rincorrersi di voci, il tecnico bresciano ha parlato spesso di ambizioni mettendo in dubbio il rapporto con i neroverdi. Che non lo mettono in dubbio o sulla graticola, ma vorrebbero anche capire le intenzioni del mister.
L’ottavo posto sarebbe un’ottima conquista, considerando anche il valore delle sette squadre che precedono gli emiliani. Di più era impossibile fare, ma Roberto De Zerbi ha spesso chiesto ai suoi di alzare l’asticella. E spesso li ha anche colpevolizzati, quando non prendevano le giuste responsabilità in campo.
Il mercato dei tecnici spingono ora verso una rotta in Ucraina, dopo essersi “escluso” dalle panchine delle big – per sua stessa ammissione – in seguito alle dichiarazioni contro la Superlega. Ha detto ciò che pensavano in molti, ma in Italia dire la propria idea con sincerità è spesso controproducente. Non a caso, pochi sono stati i personaggi calcistici ad avere una linea così ferma, parlare a pericolo scampato è sin troppo facile.
Quindi, scampata la Superlega, e con una vaga possibilità di accedere alla Conference League, il Sassuolo dovrà capire se e quando De Zerbi andrà via con chi sostituirlo. Due alternative appaiono le più credibili.
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Il Sassuolo riparte dal tridente
La dirigenza neroverde non prenderebbe sicuramente un tecnico che stravolgerebbe i dettami tattici degli ultimi anni. Le due alternative più plausibili giocano, più o meno, alla stessa maniera e infondono fiducia per i risultati raccolti.
Seguendo la linea dell’emergente, il nome di Vincenzo Italiano sarebbe l’ideale. Il tecnico ha compiuto in due stagioni svariati miracoli con lo Spezia, rilanciando giocatori e proponendone altri attraverso un gioco molto curato. Il suo 4-3-3 è ottimo per imbrigliare gli avversari più forti e deragliare quelli più deboli, i punti dello Spezia non nascono lì per caso.
Tra le due alternative, la piazza di Sassuolo però sceglierebbe quella che arriverebbe dal cuore. E qui Eusebio Di Francesco sarebbe la teorica diventata pratica, anche per rilanciarsi dopo i tre esoneri subiti da Roma, Sampdoria e Cagliari. A Sassuolo tornerebbe di corsa, il 4-3-3 sarebbe il progetto tattico ideale e, soprattutto, Mimmo Berardi avrebbe un motivo in più per restare.
Con lui, il Sassuolo ha conquistato la storica promozione in Serie A, e una salvezza incredibile. Quasi un tuffo al cuore per i tifosi, che dopo due stagioni videro decollare i neroverdi verso la partecipazione in Europa League, giocata senza timore contro avversari molto più quotati.
Italiano e Di Francesco, dunque, le due alternative del post De Zerbi. Ora tocca al tecnico in carica far capire le sue intenzioni per il prossimo futuro.