La difesa dell’Udinese si è dimostrata una delle migliori per le squadre che lottano per la salvezza. I centrali hanno avuto, grazie a Luca Gotti, un rendimento standard e affidabile.
Per quanto riguarda la difesa dell’Udinese, spesso si è pontificato – a buon ragione – sulle prestazioni di Juan Musso, portiere di sicuro avvenire, che ha trovato nella squadra friulana un gran trampolino di lancio. Ma molti dei meriti del portiere vanno spesso distribuiti con l’intera difesa dell’Udinese, brava e capace di far scudo davanti al suo estremo difensore.
Togliendo qualche passaggio a vuoto, la squadra friulana si è poggiata con solide basi su centrali esperti e navigati, ottenendo il massimo nel reparto a tre. Quella friulana è una squadra che si poggia molto sul blocco dei difensori centrali, che consentono agli esterni del centrocampo a cinque un lavoro sicuro e affidabile.
Sono cinque i centrali della difesa dell’Udinese, che giocano in alternanza, dimostrando come ogni scelta possa essere spesso quella giusta. L’unico italiano è Kevin Bonifazi, un giocatore che negli anni ha saputo dimostrare le proprie capacità, alternandole tra Spal e Torino, in Serie B ma soprattutto nella massima serie.
Della scuola italiana, Bonifazi è il centrale poco appariscente ma in assoluto il più concreto. Buon marcatore, riesce spesso a prevalere nei duelli aerei. Come tutti i ragazzi, ha bisogno di giocare e le 27 gare collezionate sin qui in stagione sono un buon viatico per il futuro.
Friulani battaglieri: al centro non si passa
Non è solo Bonifazi uno dei perni della difesa dell’Udinese. Luca Gotti ha dimostrato di avere una predilezione per Nuytinck, difensore olandese che fa della forza fisica un punto di vantaggio. Era stato dimenticato da Igor Tudor, ma l’ex vice allenatore lo ha subito rimesso nella mischia la scorsa stagione. Ricavandone buoni risultati e una capacità di leggere in anticipo le azioni avversarie. Sicuramente il più navigato, guardando al gioco dei friulani, nel capire le movenze del centravanti avversario.
Così come non manca l’apporto anche dell’esperto De Maio, francese ma ormai italiano d’adozione. Lungo il giro del centrale prima di approdare nella difesa dell’Udinese, dove dimostra sempre di essere un utile rincalzo quando è chiamato all’opera.
C’è anche una dorsale brasiliana, che da queste parti è immancabile. Samir è spesso uno spauracchio nell’area, sia nella propria e sia in quella avversaria. Giocatore multitasking, è bravo soprattutto a non farsi saltare in velocità, riuscendo spesso a prevalere nell’uno contro uno.
Brasiliano lo è anche Rodrigo Becao, che contro il Milan diventa solitamente un attaccante aggiunto. Vaga (vaghissima) somiglianza con Aristoteles, ha giocato tanto in questa annata, superando le trenta presenze stagionali. La difesa dell’Udinese potrebbe avere ripercussioni sul mercato, ma levare dal Friuli uno di questi cinque elementi è una bella impresa.