Negli ultimi mesi si fa un gran parlare di Donnarumma e della sua possibile partenza da Milano. Qualcuno si chiederà, quali sono i requisiti che rendono grande un portiere?
Nel calcio il portiere è l’unico giocatore che può prendere la palla con le mani. E fin qua siamo tutti d’accordo. Ma per diventare un giocatore professionista non bastano i guanti firmati. Come è vero che quello che fa di Donnarumma un campione non è solo l’altezza.
Leggi anche: Auguri a Joe Hart, il portiere inglese dai guanti d’oro
Leggi anche: Superlega, la Uefa non scherza: Champions stravolta
Gianluigi Donnarumma gioca in porta da quando era ragazzino; gli ci sono voluti anni per arrivare ai livelli di oggi. Nella sua carriera si è allenato molto, e ciò gli ha permesso di acquisire l’esperienza necessaria che lo ha reso un angelo custode tra i pali.
Per diventare un grande portiere essere alti 190 cm non è abbastanza. Anche se la statura è un vantaggio per chi difende la porta, come lo sono i piedi piccoli per gli attaccanti, basti pensare a René Higuita, alto 1,72, famoso per aver parato con la mossa dello scorpione, oppure a Zlatan Ibrahimović che indossa un 47 di scarpe.
Il fisico è importante, ma quello che conta sono i riflessi, la presa, l’agilità. Un bravo portiere moderno deve anche sapere giocare con i piedi, avere una buona lettura di gioco e controllo della palla.
Il ruolo di estremo difensore va interpretato con coraggio e responsabilità; come accade per i militari, i difensori devono potersi fidare di chi gli guarda le spalle.
Per riuscire a fare questo, tra i requisiti fondamentali di un portiere c’è la sicurezza, in sé stesso, e nella squadra, arma fondamentale per poter comandare la difesa durante una partita e uscire in presa su un calcio d’angolo.
Un atleta che decide di giocare tra i pali deve sapersi tuffare, cadere e rialzarsi, ma soprattutto avere la percezione dello spazio di gioco, ovvero sapere sempre dove si trova la porta dietro di lui, senza mai perdere il senso della posizione.
Ma la regola più importante di tutte, per non fare figuracce, e questo vale per calciatori e cestisti, uomini e donne, la cosa da imparare subito: è chiudere le gambe quando è il momento!