Ci sono giocatori che hanno appiccato incendi, spacciato marijuana, e non solo. Ecco una lista 5 calciatori criminali finiti in carcere.
Nello sport sono passati molti atleti problematici. Non tutti reggono la pressione delle aspettative da parte del club o la frustrazione delle sconfitte. Così alcuni giocatori si danno all’alcool e alla violenza, mentre altri a fine carriera si mettono a spacciare marijuana.
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Lucas Viatri: nato in Argentina nel 1987, l’attaccante del Boca Juniors porta nel suo palmarès 2 tornei argentini. In campo è andato segno 79 volte in 321 presenze. A inizio carriera, quando Lucas aveva appena 20 anni decise di andare a fare una rapina a mano armata insieme al fratello in un negozio di Buenos Aires. Questa bravata gli costò il biglietto per la Dinamo Kiev.
Pablo Armero: fascia sinistra con un passato in Serie A, soprannominato per la sua velocità Freccia Nera. In Italia ha giocato con Udinese, Napoli e Milan. Nel 2001, durante la sua permanenza a Udine rifiutò l’alcool test dei carabinieri. Qualche anno dopo, a Miami venne arrestato per molestie sulla moglie, alla quale aveva rasato la testa perché si rifiutava di avere rapporti sessuali con lui; infine, mentre volava verso il Brasile aggredì un passeggero. Veloce sì, ma violento.
3. Marcelo Pletsh: ex difensore brasiliano con passaporto tedesco. Dopo una carriera tra Brasile e Germania, abbandonò il calcio per andare ad allevare maiali in un paesino ai confini con il Paraguay. Così diceva lui. Ma nel 2016 venne arrestato dalla polizia brasiliana per 793 kg di marijuana trovati nel suo camion. Si trova tutt’ora in prigione.
Breno: Breno Vinicius Rodrigues Borges, difensore brasiliano che in carriera ha vinto il bronzo alle Olimpiadi di Pechino del 2008 e vestito prima la maglia del San Paolo e poi del Bayern Monaco. Proprio in Germania, nel settembre del 2011, da ubriaco diede fuoco alla sua villa di un milione di euro. Accusato di incendio doloso venne condannato a 3 anni e 9 mesi di galera, ma alla fine ne scontò solo uno per buona condotta. Ad aspettarlo fuori dal carcere c’era il San Paolo che con un nuovo contratto lo riportò in Brasile.
Joey Barton: l’unico europeo della nostra classifica di calciatori criminali, è considerato uno dei giocatori più violenti di sempre. La lista dei suoi reati inizia nel 2004 quando spense una sigaretta nell’occhio di Jamie Vardy, un giocatore del settore giovanile del Manchester City. L’anno successivo picchiò un tifoso dell’Everton in Thailandia. Nel 2007 durante una lite colpì un tassista, e pochi mesi dopo si scagliò contro Ousmane Dabo causandogli un distaccamento della retina: Barton pagò l’aggressione con 4 mesi di carcere. Prima della fine dello stesso anno, il 27 dicembre 2007, Joey fece in tempo a picchiare anche una sedicenne. Si ritirò dal calcio 10 anni più tardi, dopo una stagione nel Burnley con 14 presenze e 1 gol. Oggi fa l’allenatore.