Nelle interviste calciatori e allenatori usano spesso frasi preconfezionate. Quando escono dagli schemi e improvvisano, sbagliano, e si ride.
Se il Tempo ha scritto “Suarez parla come Totti”, scatenando una bufera, ci sarà un motivo. Totti è tra i calciatori più presi in giro del calcio italiano. Un po’ per le barzellette su di lui, che a volte è lui stesso a raccontare, un po’ per il suo modo di fare auto ironico e l’accento romano. A questo si aggiungono le gaffe che lo perseguitano da inizio carriera, come “Rispetto l’omofobia” invece di dire gli omosessuali. Ma l’insuperabile resta Trapattoni. Dietro di loro tutti gli altri. Montero, Hodgson, Vieri, etc…
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Frasi divertenti dette da calciatori
L’astio tra Cassano e Batistuta è ormai noto da tempo. Una volta l’argentino ha detto sul compagno di squadra “Più facile che io impari il dialetto pugliese piuttosto che Antonio Cassano impari l’italiano”.
Totti è sempre stato accusato di essere un burino. In un’intervista i giornalisti scoprirono il suo punto debole: l’inglese. Disse un inviato “Carpe Diem” Totti rispose “No, raga’. Nun parlare inglese che non capisco”.
In prima linea ad accusare Er Pupone di ignoranza c’è Sgarbi, che lo ha definito più volte analfabeta. Il capitano della Roma si difese a suon di gol e dicendo “Mi sfottono per l’accento, per i modi, per qualche parolaccia. Se lo dice Valentino Rossi, nel suo dialetto, tutti ridono. Se lo dico io, sono un coatto, un ignorante, un burino”. Poi una volta gli chiesero “Nato?” e lui rispose “Sì”. Come doveva rispondere?
Altre gaffe storiche del calcio:
Altobelli: “Voglio ringraziare i miei genitori, ma in particolare mia madre e mio padre”.
Gullit: “Quando mia nonna aveva il pisello era mio nonno”.
Vieri: “La vicenda passaporti? io non ne so nulla. Ieri però ho visto Recoba e gli ho chiesto: ma ti chiami veramente Recoba?”
Gaffe di allenatori
Se la FIFA creasse un premio per le frasi storpiate dagli allenatori Giovanni Trapattoni starebbe vincendo ancora il premio a distanza di anni, solo usando le frasi vecchie. Tra le sue perle “Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma lasciamo i buoi dietro al carro” e “C’è più carne al fuoco al nostro arco, anche se l’arco lancia le frecce”.
Ma anche Roy Hodgson non scherzava quando doveva “Sono fiducioso, a Parma non ho mai perso. Anche perché non ci ho mai giocato”. Nils Liedholm per andare sul sicuro aveva una sua teoria “E’ sempre meglio venire da dietro”.
Se Montero sosteneva “Passa la palla, o la gamba. Entrambe no!“, l’allenatore Nero Rocco diceva “Colpite tutto quel che si muove a pelo d’erba. Se è il pallone, meglio”.
Un grande. Un grandissimo. E i tedeschi muti. #Trapattoni pic.twitter.com/uNQLN17oPr
— MamboMambo (@ubalc_x) March 17, 2019