Torino e Parma dal sogno dell’Europa degli anni novanta alla Serie B. Nobili decadute in lotta per evitare la retrocessione.
Il Parma è matematicamente retrocesso in Serie B, a quattro giornate dalla fine, fatale è stata la sconfitta subita nella giornata di ieri contro il Torino, 1-0, gol di Vojvoda, poi nient’altro. Granata in partita, anche loro coinvolti nella lotta per evitare la retrocessione, ma molto più convinti e decisi. I gialloblù, dopo il ritorno nella massima serie nel 2018, tornano quindi tra i cadetti, con un nuovo progetto tutto da costruire.
E’ bastato davvero poco al Torino per avere la meglio sui ducali. Granata sempre in partita, numerose le occasioni per Belotti e compagni, contro la tanta incertezza dei colleghi del Parma. Gialloblu quasi mai veramente pericolosi. Oggi, le ultime due posizioni della classifica portano alla matematica retrocessione in Serie B, Parma e Crotone. L’ultima squadra dovrebbe uscire dalla serrata lotta tra Cagliari, Torino e Benevento con lo Spezia non ancora del tutto salvo.
Leggi anche >>> Quando la Juventus si chiamava Cisitalia e il Torino era della FIAT
Leggi anche >>> Parma retrocesso, i milioni di Krause non bastano: spesa folle ma è Serie B
Gli anni novanta per Torino e Parma, hanno rappresentato, forse in misura non del tutto simile considerata la storia dei club, due momenti assolutamente indimenticabili per le due compagini, niente a che vedere con la retrocessione e con la Serie B. Il Torino di Mondonico e Casagrande in finale di Coppa Uefa contro l’Ajax, finale purtroppo persa dai granata, nel 1992 e sette anni dopo, il trionfo del Parma di Malesani, Cannavaro, Veron e Crespo, proprio in Coppa Uefa, contro l’Olimpyque Marsiglia.
Il Parma, in quegli anni emergeva, si affacciava al grande calcio, alla Serie A, all’Europa. Il Torino, percorreva la sua strada tra alti e bassi con il solito immancabile orgoglio di chi sa di rappresentare la storia del calcio. Oggi, le due squadre rappresentano tutt’altro. Dall’Europa alla lotta per evitare la retrocessione, dalla gloria all’incubo dal fallimento, dai momenti che resteranno per sempre a quelli che si vorrebbero presto, subito, dimenticare.