EA games, un campionato parallelo fatto con il joystick. Anche in Italia prende piede la competizione per gli amanti dei videogame che simulano il campionato.
C’è un torneo che non ha bisogno di trasferte, viaggi, condizioni del campo e altri rituali. Dove il pallone è già disponibile, gli arbitri sono intoccabili e il pubblico c’è è ben festante sugli spalti, nonostante tutto. Dove la Var è chiamata a dovere, i tecnici non fanno conferenze stampa e a fine gara si abbracciano tutti. Un mondo virtuale, appunto, quello degli EA games, che anche in Italia prendono sempre più piede.
Quest’anno in duplice veste. Non bastassero i tanti ragazzi che ogni giorno si “allenano” ore e ore sulla loro console, c’è proprio un torneo con tanto di logo di Serie A a far sfidare le compagini. Non ci sono però tutte le venti le compagini, più che altro per questioni di diritti e di sponsorizzazioni pregresse che vieterebbero una piena partecipazione.
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Ma è un torneo che, ugualmente, sta riservandosi uno zoccolo duro di appassionati, che seguono le gesta della loro squadra preferita. Che, in molti casi, va molto meglio rispetto a quella fisica.
Squadre come Parma e Crotone, già retrocesse in Serie B nella vita vera, vanno a gonfie vele con un joystick in mano. Miracolo e potenza della console, gli EA games sono al rush finale, i professionisti (con tanto di comparsata sull’album Panini) sono stati affiancati anche da giovani prodigi, scelti nei mesi scorsi.
Un torneo digitale per il futuro
Il timore di tutti è che un giorno, forse nemmeno troppo lontano, il calcio vero sia completamente sostituito dagli EA games.
Forse, siamo già talmente immersi in tanti aspetti che il calcio d’un tempo, quello a cui eravamo già abituati, lo abbiamo perso per strada, anche per colpa nostra. Tra abbonamenti, gare spezzatino, colpi di teatro mica tanto edificanti, la visione del calcio italiano si è snaturalizzata.
Che differenza c’è tra un Monday night tra Benevento e Sassuolo e una sfida alla play tra Sampdoria e Cagliari a questo punto? Rimane un dubbio, che qualche anno fa nemmeno avremmo posto nella nostra mente.
Gli EA games e i gamers professionisti, dal canto loro, vivono il sogno di tutti, ovvero cercare di portare la loro squadra del cuore in alto. Attraverso i vari giochi virtuali, un po’ tutti, abbiamo accarezzato questo desiderio, portando squadre impensabili in alto.
Vedendo gli EA games c’è dunque anche quel pizzico di irrazionalità. Ruud Gullit ancora è in campo e segna gol importanti nel Bologna, Cristiano Ronaldo ha un ingaggio ignoto nel Crotone e fa sognare tutta la Calabria digitale.
Potenza del calcio da consolle, quindi, che ha un suo criterio. E un suo campionato, arrivato nelle sue fasi finali e ai playoff, dopo aver disputato i gironi nei mesi precedenti. Ora, non resta da scoprire chi sarà la compagine campione d’Italia virtuale.