Manchester United e Villareal si sfideranno il 26 maggio nella finale di Europa League: sono tanti gli “italiani” fra i due club pronti ad alzare la Coppa.
Una sfida inedita in finale. Un match che metterà una difronte all’altra Manchester United e Villareal. La forza fisica degli inglesi contro la rapidità degli spagnoli. La voglia di vincere di Solskjaer, uno che di miracoli in finale ne sa qualcosa, contro lo specialista dell’Europa League. Emery sa bene che questa volta non sarà semplice. É lo “special one” della competizione, con le sue 5 finali, ma avrà davanti una squadra imbottita di qualità, che è da tempo favorita per portare a Manchester il trofeo.
All’ultimo atto ci saranno due filosofie di calcio diverse. Solskjaer ha gettato le fondamenta per la rinascita di un club che ha faticato nelle ultime stagioni, ma che ha investito molto. Dall’altra parte una società costretta a limitare le spese, ma capace di effettuare le scelte giuste. I valori delle due rose in campo sono incredibilmente diversi. Più di 700 milioni per i Red Devils, circa 500 in meno per il “sottomarino giallo”. Il calcio è anche questo, e porta in finale tanti calciatori che sono stati in Serie A. Alcuni prelevati al termine di trattative estenuanti e clamorose. Altri ceduti troppo in fretta, in un campionato che non sa attendere.
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Manchester United Villareal: sono otto gli “italiani” in campo. Alcuni scartati troppo in fretta
Novanta minuti in campo per decidere chi vincerà l’Europa League. Due squadre profondamente diverse, ma unite dalla capacità di saper scegliere sul mercato. Il Villareal ha puntato sull’allenatore giusto e su un mix di esperienza e freschezza fisica, il Manchester United ha invece saputo valorizzare il talento di alcune pedine fino ad ora poco considerate. Nelle due rose però c’è un pezzo di Italia. Ben 8 calciatori che sono passati dai club della Serie A, alcuni facendo grandi cose.
Altri mostrando barlumi di talento in squadre che non hanno saputo attendere. Bruno Fernandes è l’esempio lampante dei rimpianti fra i club italiani. É il vero faro di Solskjaer, in una stagione in cui l’ex Udinese ha collezionato presenze e record, con 5 gol e 4 assist in Europa League. In Premier ha fatto anche meglio, con 16 reti e 11 servizi vincenti. Non è l’unico degli “italiani” a Manchester. Con lui infatti c’è anche Pogba, sbocciato alla Juventus che lo rimpiange ancora, oltre a Cavani, Romero, e due calciatori partiti troppo presto. Si tratta di Amad Diallo, ex Atalanta giunto in Premier al termine di un affare eclatante, e di Alex Telles. L’esterno, che non si ambientò all’Inter, ha trovato poco spazio, ma in 13 presenze ha messo insieme 3 assist, e piace molto alla Juve e alla Roma.
Sponda Villareal sono invece 2 gli ex della Serie A pronti ad alzare il trofeo. Si tratta di Albiol, che ha vissuto stagioni esaltanti al Napoli, e Carlos Bacca. Due elementi che potrebbero essere davanti all’ultima reale possibilità di vincere dopo una lunga carriera. Ci sarà un pezzo di Italia quindi in finale. E crescono i rimpianti per alcuni club che dimostrano di saper scegliere sul mercato, ma dovrebbero imparare ad attendere i giovani e a coltivare il talento.