Zero rimpianti, Papu Gomez pensa al presente. La città, la sola a mancare e quella vita che tanto gli piaceva.
A pochi mesi dall’addio forzato all’Atalanta, il Papu Gomez parla della sua ex squadra come di qualcosa che ormai non fa più parte della sua vita, nessun bisogno di seguire la squadra, nessuna esigenza sentimentale, per dirla alla maniera dei romantici del pallone. La squadra nemmeno la segue, dichiara il Papu, lo annoia, al massimo se c’è qualcosa che gli manca davvero è Bergamo, proprio li, dove aveva ormai messo radici e dove sono cresciuti i suoi figli.
La realtà oggi è il Siviglia, il presente è il Siviglia, un progetto in cui crede e che crede in lui. L’Atalanta ha forse tradito in qualche modo il calciatore, ex Catania, lui idolo dei tifosi, cuore bergamasco fino a pochi mesi fa, poi la lite con Gasperini, magari non una, magari un periodo di tensioni arrivato al suo culmine. La burrascosa rottura, il periodo fuori rosa e quella partenza per Siviglia, che quasi ha avuto le sembianze di una vera e propria fuga.
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Il Papu Gomez ormai non ha più rimpianti: “le passeggiate in città, le cene con gli amici”
Alcune partite gli danno noia, dichiara Gomez, altre invece, a volte, gli mettono nostalgia, perchè certo, al di la di tutto, delle frizioni e di quei momenti bui, lui di Bergamo, dell’Atalanta è stato l’indiscusso leader, ed è chiaro che un pezzo di cuore, anche senza volerlo dire, veste ancora la maglia nerazzurra. Lo sa lui, lo sanno i tifosi e probabilmente lo sa anche Gasperini, duellante con il Papu fino alla fine, fino alla cacciata dell’argentino.
Qualunque cosa sia a tenere viva la sensazione di aver lasciato li qualcosa, oltre che la maglia, è chiaro che la città è ancora viva nel cuore di Gomez. Le passeggiate che ricorda con affetto, le cene con gli amici, e quell’aria di casa, ritrovata, rielaborata forse, per non pensare alla sua terra d’origine, tanto, troppo lontana. Siviglia è il presente, Siviglia chiede al Papu di tornare a sorridere, a giocare come sa, come ha sempre fatto, a vincere.