Psg, Neymar nel mirino di un avversario: “É insopportabile”. E su Simeone: “Non so se un giorno sarò al suo fianco”.
Ancora critiche per Neymar, incubo dei difensori che in carriera hanno provato a fermarlo. Il brasiliano è spesso colpito duramente dentro e fuori al campo. L’atteggiamento del calciatore è spesso sotto accusa per l’incredibile qualità, che lo porta inevitabilmente a schernire gli avversari. Con il Psg Neymar in più occasioni ha dovuto affrontare a muso duro gli avversari. É successo con Alvaro Gonzalez e con Payet, che in più occasioni hanno messo l’accento sull’atteggiamento di O’Ney.
Anche in Spagna però l’attaccante lasciò tanti “nemici”. A suon di dribbling, ma anche di un atteggiamento in campo mirato ad innervosire gli avversari, che reagivano duramente con interventi ai limiti del regolamento. Accadde perfino in allenamento con un compagno di squadra. Era Semedo, che con il brasiliano arrivò addirittura al punto di rottura in una rissa sfiorata. Ad aggiungere pepe in un momento in cui la Francia critica Neymar dopo la sconfitta in Champions del Psg, ci pensa un altro avversario.
Leggi anche: Neymar al Barcellona: il Psg lancia un segnale a Laporta
Psg, Neymar sotto accusa dai tabloid e da un avversario
“Era insopportabile. Mi dicono che fuori dal campo è un bravo ragazzo, ma in partita era incredibile”. Parole di Juanfran, ex calciatore dell’Atletico Madrid che in più occasioni è andato in rotta di collisione con Neymar. “Io non sono mai stato un santo – ha dichiarato in una intervista al Mundo Deportivo – ma lui era davvero pesante. Ti provocava con il pallone provando a schernirti, e lo faceva anche con la sfera lontana”.
Juanfran parla anche di Griezmann. “Tutti noi adoriamo il francese. Avremmo voluto che diventasse la nostra bandiera, ma non lo era. Adesso spero che le cose vadano meglio con Luis Suàrez”. Chiusura dedicata a Simeone e al Villareal, che è in finale di Europa League. “Non so se un giorno sarò al fianco del tecnico ma quando l’Atletico chiamerà io ci sarò. Simeone intanto ha cambiato sistema con ottimi risultati, dimostrando qualità. Ha disorientato gli avversari ed è un bene per noi. Il Villareal? Se non avessi avuto una esperienza così lunga e bella a Madrid mi sarebbe piaciuto vivere una esperienza con loro”.