Napoli e lo scudetto prima di Mazzoleni, prima della var, prima che il calcio diventasse un’altra cosa.
Il 10 maggio del 1987, il Napoli di Maradona, Giordano e compagni, guidato in panchina da Ottavio Bianchi, grazie al pareggio casalingo con la Fiorentina di Roberto Baggio, per la prima volta nella sua storia si laurea campione d’Italia. La città impazzisce, mai una squadra del sud era arrivata a certi livelli. E’ lo scudetto della riscossa, della dignità di un popolo. E’ lo scudetto del calcio giocato, senza tecnologia, utile o meno, senza arbitri alla Mazzoleni e senza timori che tutto possa essere condizionato dall’alto o da bordo campo. Un percorso iniziato anni prima, con Maradona ed un progetto ambizioso.
Napoli campione d’Italia è un dispetto al nord ed alla Juventus degli Agnelli, è un dispetto della città capitale del sud verso l’altra parte del paese, quella degli interessi dell’industria pesante, quella che in meridione arriva soltanto a creare profitto per se stessa. Quello scudetto è la riscossa sociale di un popolo per una volta vincitore, retoriche e luoghi comuni a parte. Il 10 maggio del 1987 il Napoli è campione d’Italia, senza var e senza Mazzoleni.
Leggi anche >>> Napoli, l’annuncio del club: le cifre parlano chiaro
Leggi anche >>> Napoli, poker allo Spezia e De Laurentiis gode: la richiesta dei tifosi FOTO
I fatti di Benevento, di ieri, di certo non fanno ben sperare, di certo non fanno piacere, di certo non danno credito ad un sistema che vede sempre e solo le stesse persone capaci di condizionare gare, ed intere stagioni. Il Napoli contro il Cagliari ed il gol annullato ad Osimhen, il Benevento contro il Cagliari ed un rigore netto come la vittoria degli azzurri nel 1987, cancellato dal var. In entrambi i casi a bordocampo, l’arbitro Mazzoleni.
In entrambi i casi Mazzoleni al var ed il cagliari contro una squadra del sud Italia. Lo sfogo del presidente beneventano Vigorito, a fine gara è sincero e comprensibile. Le cose non vanno nel verso giusto, qualcosa non funzione. Non basteranno stavolta le versioni di palazzo attraverso gli organi di informazione del regime, la gente ha capito, i tifosi hanno capito. Oggi 10 maggio, 34 anni dopo il primo scudetto del Napoli, del sud Italia, più che mai il ricordo è sentito, pulsante, emozionante.