L’Empoli di Dionisi ha vinto il campionato di Serie B meritatamente e potrebbe aprire un nuovo ciclo anche in Serie A. Costi contenuti, giovani e voglia di fare per il gruppo del presidente Corsi.
L’alba di un nuovo campionato. L’Empoli è tornato in Serie A ma ha già le idee ben chiare, volendo ben assestarsi nel massimo campionato. Con un tecnico di gran livello, giovane e ambizioso. I meriti maggiori, oltre a quelli societari, vanno al tecnico Alessio Dionisi, che ha raggiunto la Serie A dopo un cammino graduale e sempre convincente.
Dall’Imolese alla salvezza in B con il Venezia, sino al campionato vincente con l’Empoli, i numeri e le prestazioni mettono in alto proprio il tecnico dei toscani. Dionisi ha rivalutato elementi un po’ spenti e lanciato quelli più giovani, come da tradizione empolese.
Ed è entrato nel novero dei tecnici che hanno raggiunto la promozione in biancoazzurro.
Da Salvemini nel 1987, passando per Spalletti dieci anni dopo, che da Empoli fece partire la sua fortunata carriera da mister. Poi fu il turno di Baldini e di Somma, che non ebbero gran fortuna altrove. Cosa che non si può dire di Sarri, promosso in Serie A dopo aver fatto un inizio stagione da film horror. Infine, Andreazzoli e ora Dionisi, sette magnifici tecnici nella storia per la squadra di Corsi.
Bilanci ok, tanti giovani, pochi colpi di testa
La filosofia dell’Empoli è chiara da tempo. Non si fanno follie sul mercato, se parte qualcuno ne arriva subito un altro che costa di meno, sia come cartellino che come ingaggio.
Filosofia assolutamente da rispettare, anche Corsi è consapevole di come la missione dell’Empoli sia di fare campionati sostenibili con risorse proprie e senza debiti.
Non è un caso che da Empoli molti calciatori hanno spiccato il volo. Di Natale e Tavano negli anni duemila così come Bresciano e Maccarone, passando poi al gruppo di Sarri con tante buone individualità. Il connubio tra il tecnico di Stio e l’ambiente fu evidente, tanto da ripetersi in Serie A con merito e tanti talenti lanciati. Rugani, Saponara (perso per strada ma probabilmente tornerà a luglio), ma anche Hjsay, Zielinski e Mario Rui, per rimanere ai calciatori ceduti al Napoli.
Così come in tempi recenti Caputo, Di Lorenzo e Bennacer, gente nel giro della Nazionale e fa le coppe europee, mica roba da poco.
L’Empoli di Dionisi ha già comunque i futuri campioni, basti pensare a Ricci in mediana ma anche all’esterno sinistro basso Parisi. Mentre lì davanti va sul sicuro con gente rodata come La Mantia e Mancuso, ma anche con la classe di Bajrami.
Torna in A, dunque, per restarci. Ma senza fare follie sul mercato e cercando l’occasione da prendere al volo. Perché in provincia si sta sempre bene con poco.