La Serie A si prepara a una rivoluzione delle panchine: dal Juric del Verona a Gattuso del Napoli, ecco tutti i possibili cambi.
“Voglio parlare con la società“. Una formula che diventa quasi un mantra quando si tratta di parlare del futuro di giocatori e allenatori. Stavolta a utilizzarla è stato Ivan Juric. Il tecnico del Verona non è certo della sua permanenza in gialloblù. Come già lo scorso anno, dovrà confrontarsi con la dirigenza e la società per capire se le intenzioni e i progetti possono coincidere con le sue.
Il rapporto è ancora buono, ma qualcosa che lo infastidisce c’è: “Voglio parlare con la società. È passato molto tempo, e il tempo per parlare di questi argomenti c’era“. Ad ogni modo, Juric continua a coltivare il sogno di portare in Europa l’Hellas, ovviamente dalla prossima stagione, ed è orgoglioso di quanto fatto finora. Ma negli ultimi tempi si è sentito incompreso, e c’è bisogno di un faccia a faccia per poter pianificare con serenità il futuro, in una Serie A che si appresta a una vera e propria rivoluzione in panchina.
A volte non bastano i risultati a garantire il prosieguo di un progetto. Ne è un chiaro esempio Gennaro Gattuso. Dopo la ‘tempesta di gennaio’, il suo futuro a Napoli sembrerebbe già scritto. Anche se arriverà la qualificazione in Champions, obiettivo stagionale del club, le strade tra il tecnico calabrese e gli azzurri sembrerebbero destinate a separarsi.
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Ancor più emblematico del caso Napoli è però quello dell’Inter. Sembra incredibile, ma anche la panchina nerazzurra è in bilico, nonostante lo Scudetto. Questo per via delle gravi problematiche finanziarie che stanno rendendo oscuro il futuro della società. Dovesse concretizzarsi l’ipotesi di un ridimensionamento, difficilmente Antonio Conte accetterà di proseguire il suo percorso meneghino.
Sull’altra sponda di Milano sembra più salda la posizione di Stefano Pioli, soprattutto dopo il 3-0 contro la Juventus, ma un eventuale mancato approdo in Champions potrebbe far nuovamente saltare il banco. Nella Capitale invece la Roma ha già trovato l’erede di Fonseca, José Mourinho, mentre la Lazio potrebbe ritrovarsi orfana suo malgrado di Simone Inzaghi, ancora alle prese con un rinnovo complicato e con le sirene di big italiane e inglesi alle orecchie.
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Da sciogliere il nodo Gasperini a Bergamo, mentre a Torino è quasi certo l’addio a Pirlo dopo questa tribolata stagione. Anche il Sassuolo si prepara a salutare De Zerbi, condottiero negli ultimi anni. Al suo posto potrebbe arrivare Italiano. Ancora da definire il futuro di Ranieri alla Samp, di Mihajlovic al Bologna e di Gotti all’Udinese, mentre è certa la separazione tra Iachini e Fiorentina. E potrebbe essere nuovamente addio anche per Ballardini al Genoa, nonostante la salvezza. Discorso simile per Nicola al Torino e per Semplici al Cagliari. Insomma, con il campionato quasi in archivio l’aria di rivoluzione è più forte che mai.