Salvatore Sirigu rincuora il Torino, nonostante la batosta

Salvatore Sirigu si sta riprendendo il Torino. La storia tra le due parti stava finendo in maniera incolore, dato anche l’apporto decisivo – soprattutto in passato – del secondo portiere della Nazionale.

Giù le mani da chi dovrebbe mettere le mani decisive. Gioco di parole per i tifosi granata, che ora hanno ritrovato in Sirigu un ancora di speranza del Torino, nonostante i sette gol incassati ieri sera. Era infatti un controsenso mettere in discussione il portiere, dopo una prima parte di stagione non proprio eccezionale per i granata.

Salvatore Sirigu si era un po’ lasciato andare nelle prestazioni non proprio convincenti, ma da qui a cederlo il passo era troppo rischioso. Marco Giampaolo addirittura per due gare provò Vanja Milinkovic-Savic, il fratello del trequartista laziale, che forse ha un buon piede ereditato, ma in porta non sembra essere migliore del pipelet di origini sarde. Ha giocato poi altre gare, ma solo per l’indisponibilità causa covid dello stesso Sirigu, che ora ha trovato e ritrovato le giuste motivazioni.

Un altro merito di Davide Nicola, dunque, che ha ancora un punto in più per giustificare il suo rinnovo di contratto. Il Torino con il suo portiere titolare è un’altra storia decisamente, a ciò abbiniamo la leadership del reparto difensivo e anche il buon rapporto con Armando Izzo. I granata, quindi, hanno bisogno di gente rappresentativa.

La maglia magica e il futuro

Sirigu parata - Getty Images
Il portiere granata Salvatore Sirigu baluardo di difesa – Getty Images

Il portiere del Torino ha ritrovato l’amore dei tifosi anche per un bel gesto. Al nipote ha infatti regalato la storica divisa di Bagicalupo, da queste parti la simbologia è tutto ed è anche un gesto di gran cuore. A dimostrazione di un affetto granata mai venuto meno, anche quando in molti lo criticavano per un sorriso di troppo dopo una sconfitta.

Salvatore Sirigu quindi è ormai il guardiano ritrovato. Esperto e ben rodato, è non a caso il secondo portiere della Nazionale dopo Donnarumma, una sicurezza laddove chiamato in causa, anche nelle competizioni continentali, com’è accaduto anche contro l’Inghilterra al Mondiale del 2014.

In Nazionale ha uno score di tutto rispetto con 26 presenze e 18 gol subiti, mica male per un portiere di riserva. Con i granata ha collezionato più di 130 gettoni in Serie A, con la sua carriera iniziata a Cremona ed Ancona in prestito. Il salto in Serie A è arrivato grazie al Palermo, che ha lanciato in maniera definitiva il suo miglior talento difensivo. Tanto da poi cederlo al Paris Saint Germain, dove ha vinto scudetti e si è tolto soddisfazioni importanti.

Toccando anche la Liga, ma giusto un po’, prima a Siviglia e poi con l’Osasuna. Prima di sbarcare a Torino e diventare un caposaldo della formazione granata. Il famoso “cuore Toro” sta anche in porta, Salvatore Sirigu dovrà garantire solidità e affidamento.

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