Al Lione Paquetà è rinato, dopo le difficoltà al Milan: sotto la guida di Rudi Garcia il brasiliano è diventato un pilastro anche della sua nazionale.
C’è un calciatore che in Francia è riuscito a rivitalizzare la sua carriera, regalando qualche rimpianto ai suoi ex tifosi del Milan. Stiamo parlando di Lucas Paquetà. Arrivato in rossonero nel 2019 con un investimento da quasi 40 milioni di euro, non è riuscito in Italia a imporsi, forse per il peso dell’etichetta di ‘nuovo Kakà’. Ma il talento c’era, bastava incanalarlo nella giusta direzione e nel giusto contesto. Un contesto chiamato Lione e Ligue 1.
Arrivato alla corte di Rudi Garcia per circa 20 milioni, il classe 1997 è riuscito a tornare ai livelli dei suoi anni al Flamengo, o anche a migliorarsi. Quest’anno è stato assoluto protagonista, con nove reti e cinque assist, ed è riuscito a diventare uno dei pilastri della squadra francese, riprendendosi anche la Nazionale. Che sia nato un top player?
Paquetà si riprende il Brasile
Che il talento ci fosse era già intuibile nei suo mesi in rossonero. Sotto la guida di Gattuso, nei primi mesi del 2019, il centrocampista aveva mostrato grandissima capacità di adattamento, facendo la differenza fin da subito in un campionato complesso come il nostro. La sua crescita si è però fermata bruscamente prima con Giampaolo, poi con Pioli. Le sue caratteristiche non si sposavano con le loro idee di gioco, e il divorzio è diventato inevitabile. Inizialmente senza rimpianti da entrambe le parti, con lo stesso Lucas contento di lasciare un ambiente in cui, ha ammesso, non era riuscito a farsi amici. Ma adesso le cose sono cambiate.
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A Lione il brasiliano si è infatti trasformato del tutto, diventando per l’Equipe ‘la tigre’. Centrocampista moderno, ha aggiunto alla sua incredibile qualità grande aggressività e voglia di combattere su ogni pallone. Una metamorfosi che lo ha portato a diventare un centrocampista moderno, in grado di creare con Thiago Mendes e Aouar una delle linee mediane più complete d’Europa nel 4-3-3 del tecnico ex Roma.
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Della sua crescita si sono accorti anche in Brasile. Tite lo ha infatti convocato per le gare di qualificazione al Mondiale, dove avrà l’opportunità di mostrare ancora di più la sua maturazione. E chissà che, con il mercato alle porte, non possano crearsi nuove opportunità. Difficile un ritorno in Italia, anche se molte grandi del nostro campionato potrebbero avere bisogno di un calciatore con le sue caratteristiche (su tutte forse la Juventus). Un suo passaggio in una Big europea non è però impossibile. Servirà la giusta offerta, probabilmente a molti zeri, come sempre quando si toccano i gioielli della squadra di Aulas.