Tre arbitri e quattro assistenti di Serie A sono stati sospesi dall’Aia per un’inchiesta sui rimborsi spese della Procura federale.
Nuovo terremoto nel mondo arbitrale italiano. La Procura federale della Figc sta indagando su presunte alterazioni dei rimborsi spese da parte di alcuni arbitri di Serie A. La conclusione delle indagini è attesa a breve, ma in misura cautelare l’Aia ha già provveduto a sospendere i tre arbitri e quattro assistenti coinvolti. Dovrebbe trattarsi di fischietti che hanno già avuto modo di arbitrare nel corso di questa stagione.
L’indagine sarebbe partita oltre un mese fa in seguito a una segnalazione arrivata in Procura direttamente dall’Aia. Immediatamente gli organi della Figc si sono messi in moto con delle verifiche ad ampio spettro per chiarire la situazione sulle presunte rendicontazioni ‘gonfiate’.
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Non sono stati fatti in un primo momento i nomi degli arbitri e degli assistenti coinvolti nella vicenda. Con un comunicato l’Aia, Associazione italiana arbitri, ha fatto sapere che la nuova Presidenza, quella di Alfredo Trentalange, con l’obiettivo di assicurare una maggiore trasparenza, ha riscontrato delle incongruenze contabili nella compilazione dei rimborsi. Di conseguenza, ha inviato l’intera documentazione alla Procura federale il 21 aprile, sospendendo in via cautelativa dall’attività tecnica gli associati coinvolti nell’accertamento.
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Solo nel pomeriggio del 20 maggio i nomi dei tre fischietti sono stati resi noti dall’Ansa, la principale agenzia di stampa italiana. Si tratterebbe di Fabrizio Pasqua, arbitro della sezione di Tivoli con 12 presenze in Serie A in questa stagione, ultima quella della 27esima giornata in Milan-Napoli; Federico La Penna della sezione di Roma 1, 10 presenze stagionali nella massima Serie, ultima quella del 20 febbraio 2021 in Sassuolo-Bologna; Ivan Robilotta, 11 presenze stagionali in Serie B e due in Coppa Italia, fermo dal 2 aprile 2021. Ancora non sono emersi i nomi dei quattro assistenti.
Delle tre assenze aveva fatto parecchio discutere quella di Pasqua, tra gli arbitri più apprezzati in ambito nazionale negli ultimi mesi. Il suo stop era peraltro coinciso con la prestazione in Milan-Napoli 0-1, dibattuta a lungo per un presunto rigore richiesto dai rossoneri a pochi minuti dal termine per un contatto tra Bakayoko e Theo Hernandez. Nell’occasione il fischietto, richiamato al Var da Mazzoleni, aveva preferito restare fedele a quanto visto sul campo. Una decisione al limite che aveva trovato però il conforto della gran parte delle moviole del giorno dopo.