Andrea Pirlo in una stagione delicata porta in bacheca 2 trofei e un record, ma domenica si giocherà il futuro alla Juve: Agnelli riflette e ha davanti due strade.
I 90 minuti di Andrea Pirlo contro l’Atalanta sono lo specchio della stagione bianconera. Nervoso, attento, taciturno. Poi pronto ad esplodere al triplice fischio, che ha sancito il successo della Juve in Coppa Italia e il secondo titolo per un tecnico che non sbaglia le finali. Dopo aver conquistato la Supercoppa, l’ex centrocampista ha superato anche l’Atalanta, portando due trofei alla bacheca della Juve.
Eppure lo hanno criticato tutti, ma sua squadra ieri ha giocato un secondo tempo da “vecchia Juve”. Cattiva, determinata, aggressiva in difesa e in grado di mostrare gioco e idee offensive. Lo specchio del progetto che il tecnico aveva in mente quando ha preso in mano il timone dei bianconeri, senza riuscire a tradurlo in un successo in Serie A o in Champions. La domanda che si pone Agnelli è una sola. L’avventura di Pirlo è già naufragata o ha basi solide e necessita di tempo e pedine giuste per trasformarsi in una realtà vincente? É questo il nodo da sciogliere che sarà decisivo per il futuro di Pirlo, che intanto dopo il primo anno in panchina resta in bilico, ma si gode un record molto importante con la Juve.
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Pirlo Juve, futuro in bilico: in tanti sognano la panchina bianconera, ma il tecnico è già da record
Allegri, Zidane, Mihajlovic, Gattuso, Inzaghi. Cinque nomi che aleggiano sulla Continassa ma che non hanno influito sulla vittoria in Coppa Italia della Juve. Pirlo ha portato a casa il secondo trofeo della sua carriera, raccogliendo il significativo abbraccio dei calciatori. Il suo futuro resta in bilico, ma il gruppo ha trovato compattezza nel momento più caldo della stagione, che con un quarto posto potrebbe cambiare gli scenari futuri. Resta una piccola, forse remota possibilità, che Pirlo possa rimanere al timone dei bianconeri.
Tutto dipenderà dai 90 minuti che chiuderanno la stagione, e dalle risposte in arrivo da Allegri. Potrebbe essere il tecnico livornese l’unico a far traballare Agnelli, pronto forse ad esautorare Pirlo ma solo in caso di un grande nome a cui affidare la rinascita bianconera. Pirlo ha incontrato difficoltà, ostacoli e sconfitte delle quali non è l’unico colpevole. E intanto si gode un record clamoroso. É il quarto allenatore bianconero ad aver vinto la Coppa Italia sia da manager che da calciatore. Prima di lui c’erano riusciti solo Luis Monti, Dino Zoff, e Carlo Parola. Ecco perché Agnelli si troverà davanti alla decisione più delicata della sua gestione alla Juve. Iniziare da zero o dare fiducia ancora all’ex centrocampista? Resta una partita a Pirlo per blindarsi sulla panchina della Juve, e sperare di avere una mano dall’Atalanta, ancora compagna di viaggio e pronta a cambiare il suo destino da allenatore.