Domenico Tedesco, un emigrato di ritorno nel calcio italiano? Il giovane italo-tedesco è ormai un tecnico affermato in tutta Europa.
C’è il sangue e la testardaggine calabrese, ma anche la meticolosità tedesca. Così come il pragmatismo del nord, quello che fa ottenere dei risultati senza troppi voli pindarici. Domenico Tedesco è un allenatore con un mix efficace, particolarmente indicato per chi deve raggiungere la via del successo.
Il tecnico non a caso sta facendo bene in ogni sua avventura, dimostrandosi ormai capace di compiere qualsiasi impresa. Calabrese proveniente da Bocchigliero, piccolo paese silano dei monti cosentini, ha ben presto scalato le gerarchie del calcio, dimostrando come la Germania – da un punto di vista sportivo – ha da insegnare moltissimo in quanto a meritocrazia.
Sarebbe inimmaginabile per un giovane tecnico italiano scalare meritatamente le gerarchie e approdare subito nel professionismo nel calcio nostrano, in quanto già da Coverciano escono allenatori abilitati solo per il fatto di aver militato in Nazionale o quasi.
Domenico Tedesco in Germania lavorava già e allenava, pian piano ha migliorato sia le sue condizioni lavorative nonché quelle sportive, fin quanto poi il connubio è stato compiuto in pieno. Il classe 1985 si ritrovò nella panchina dell’Aue che sembrava destinato alla retrocessione in terza serie. Invece, l’operato del tecnico è stato talmente eccezionale da consegnare una salvezza insperata e un successivo salto allo Schalke 04.
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Approdato allo Schalke 04, non ha cambiato il suo modo di essere. Giovane, preparato e senza troppi fronzoli per la testa. ha ridato un’identità alla squadra, facendola qualificare per la Champions League, mettendo in difficoltà in una fase eliminatoria il Manchester City, prima di un crollo al ritorno.
Molti i calciatori migliorati sotto la sua guida, uno su tutti McKennie poi approdato alla Juventus. Non è un caso che Tedesco ne abbia parlato bene all’arrivo a Torino, così come l’americano lo ricorda sempre con molta cordialità nelle sue interviste.
Dopo l’esonero allo Schalke 04 (che poi non trovò di meglio, anzi…), e una pausa doverosa, la decisione di sbarcare in Russia nell’universo Spartak Mosca, dove il tecnico ha dovuto quasi ricominciare da capo. Dopo un campionato d’assestamento, ecco una qualificazione in Champions League e un addio salutato con tanti applausi.
Questo bravo tecnico approderà mai in Italia o farà come Bruno Labbadia? In effetti, c’è nella storia una certa ritrosia dei tecnici di origine italiana a lasciare il mondo della Bundesliga per la nostra Serie A, ma un particolare può aiutare.
Tedesco ha dichiarato di essere tifoso della Fiorentina, e i viola cercano in questo momento un tecnico. Quale migliore occasione per convogliare a nozze? Rocco Commisso potrebbe avere un tecnico nuovo di zecca, con idee dinamiche e un progetto duraturo.