I precedenti tra Italia e San Marino ovviamente vertono in direzione degli azzurri. Tre i match disputati tra le due selezioni.
La sfida tra Italia e San Marino vale più per il settore delle curiosità che non per quello della semplice competizione. Nei precedenti, infatti, non c’è stata storia tra l’Italia e San Marino, che è un microcosmo inserito proprio nella nostra nazione. La cui utilità sportiva è stata spesso discussa e analizzata, tra chi vorrebbe la scomparsa di questi piccoli insediamenti calcistici e chi, invece, guarda ciò come un elemento sportivo imprescindibile. Anche i piccoli devono poter competere con i grandi, poco importa con quali risultati.
Quelli raggiunti da San Marino contro l’Italia sono precedenti da zero in colonna, nella voce dei punti fatti e dei gol realizzati. Più corposa la statistica nei precedenti sui gol effettuati dalla nostra nazionale, un totale di 16 reti tra amichevoli ufficiali e non.
Nei tre precedenti che andremo ad analizzare, infatti, ci sono due amichevoli canoniche e una non riconosciuta. In pratica, una gara giocata con il pubblico e con l’arbitro, ma non valevole ai calcoli statistici sia individuali nonché di gruppo: per la Fifa, infatti, non ha valore nel conteggio del ranking. Un fenomeno, questo, che va spesso a inficiare il conteggio dei precedenti, da estendere più nelle sfide tra le nazionali contro squadre di club.
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Un 16 a 0 senza appello
Il primo dei precedenti risale al 19 febbraio 1992. L’Italia allora allenata da Arrigo Sacchi sconfisse per quattro zero il San Marino. In gol Roberto Baggio e Donadoni nel primo tempo, Casiraghi e ancora il “Divin Codino” nella ripresa. Sacchi non è uscì particolarmente felice, quell’Italia fece anche un po’ di fatica contro un avversario praticamente agli esordi, che registrava un unico calciatore esperto: Massimo Bonini. Fu il mediano della Juventus di Trapattoni, quello che doveva correre anche per Michel Platini. Rifiutò l’Italia per senso patriottico e divenne leader del San Marino prima da calciatore e poi da allenatore.
Passarono poi quasi vent’anni per un’altra sfida. Era il 31 maggio 2013, l’incontro tra la squadra di Prandelli contro quella allenata da Mazza finì con un altro 4-0. In gol andarono Poli e Gilardino nel primo tempo, Pirlo su punizione e Aquilani nella ripresa.
Infine, la sfida sperimentale. Giocata ancora il 31 maggio ma del 2017. Un’amichevole che chiudeva uno stage voluto da Ventura, con una nazionale imbottita di seconde linee e gente che puntava alla salvezza. La partita finì con un 8-0 senza appello, in rete andarono Lapadula (tripletta per lui e scelse poi di indossare la maglia del Perù), Ferrari, Petagna, Caldara, Politano più un autogol. Una partita senza storia, non conteggiata ufficialmente. Un rammarico più per tanti calciatori, che hanno indossato la maglia della nazionale ma senza entrare nella storia.