Luciano Spalletti nuovo allenatore del Napoli: i tifosi temono questo

Il 29 maggio 2021 è diventato ufficiale l’approdo di Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli: cosa spaventa i tifosi azzurri.

Luciano Spalletti è il nuovo tecnico del Napoli. La notizia, nell’aria da mesi ma concretizzata solo nelle ultime settimane, è stata ufficializzata nella mattinata del 29 maggio dal più classico dei tweet del presidente Aurelio De Laurentiis. Un approdo, quello dell’allenatore di Certaldo sulla panchina azzurra, che non fa stare tranquilli i supporter. E non tanto per questioni tecnico-tattiche, quanto per un altro aspetto, più inerente al carattere.

Le ultime avventure del tecnico toscano a Roma e a Milano sono state infatti contrassegnate da un rapporto a dir poco conflittuale con i due giocatori simbolo, i capitani della squadra giallorossa e nerazzurra: Francesco Totti e Mauro Icardi. La paura dei tifosi è che la storia possa ripetersi con l’emblema dei partenopei, Lorenzo Insigne. Timore infondato o pericolo concreto?

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Spalletti e Insigne: la paura dei tifosi del Napoli

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Luciano Spalletti, allenatore del Napoli (fonte foto GettyImages)

Rapporto complicato per Luciano Spalletti con i suoi ultimi due capitani. Sia con Totti che con Icardi ci sono state molte incomprensioni. Per questo motivo i tifosi del Napoli hanno paura di essere destinati a dover salutare il proprio simbolo, Lorenzo Insigne.

Nonostante il rapporto di odio-amore che ha legato la piazza azzurra al calciatore di Frattamaggiore, immaginare infatti un Napoli competitivo ad alti livelli senza il trascinatore degli ultimi anni per molti assume i contorni di una missione impossibile.

D’altronde, Lorenzo ha un contratto in scadenza nel 2022 e al momento segnali per il rinnovo non si vedono all’orizzonte. Difficile che il club possa accettare di perdere il proprio capitano a parametro zero, come accaduto negli ultimi anni con Callejon e, con tutta probabilità, con Hysaj e Maksimovic. Una cessione, dunque, potrebbe non essere un’ipotesi così irreale. E c’è chi teme che l’arrivo di Spalletti possa essere proprio un segnale della dirigenza al capitano azzurro.

Al di là delle paure dei tifosi, però, va sottolineato come le storie di Totti, Icardi e Insigne siano molto diverse. Se alla Roma fu una scelta societaria quella di costringere, con le buone o con le cattive, il numero 10 ad appendere gli scarpini al chiodo, l’argentino arrivò allo scontro con Spalletti soprattutto per motivi extra-calcistici (in particolare per certe manovre della moglie Wanda Nara). Che il rapporto tra l’allenatore certaldino e Insigne siano destinati alla rottura è dunque tutto meno che sicuro. Se l’addio del 24 azzurro alla sua squadra del cuore si concretizzerà, probabilmente non sarà per ‘colpa’ del tecnico, ma per mere questioni economiche.

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