Chi ha tirato meno in porta è spesso chi gioca per la salvezza. Ma in alcuni casi con il minimo sforzo si è avuta la massima resa.
Nei giochi statistici di fine stagione, capita spesso di imbattersi in calcoli e conteggi indicati solo nella completezza finale. La somma dei numeri nelle trentotto giornate può corsi farci imbattere in curiose valutazioni, come nel caso delle squadre poco offensive davanti ai portieri avversari. Timidezza o meno, c’è da capire in chi ha tirato meno in porta i motivi, ma anche se tutto ciò non derivi da un preciso disegno tattico.
Nella classifica di chi ha tirato meno in porta… primeggia il Genoa. Che ha superato i 40 punti, si è salvata in largo anticipo e ha fatto vedere buone trame di gioco con Davide Ballardini. Perché il Genoa è in questa speciale classifica allora? I numeri non mentono, si tira meno in porta, chi ha tirato degli attaccanti lo ha fatto proprio se era necessario.
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316 le conclusioni del Genoa, la squadra che ha tirato meno in porta soprattutto provando la soluzione da fuori, con appena 99 tentativi. Questo perché il gioco dei rossoblu è stato corale, ma alla ricerca quasi dell’ultimo tocco nell’area piccola. Avendo due tipologie di attaccanti diversi tra loro non poteva fare altrimenti Ballardini. Inserendo Scamacca aveva una soluzione in più sul gioco aereo, con Pandev si cercava il tocco di fino, Shomurodov aveva bisogno di campo largo per esprimersi.
Le altre annaspano non a caso
Il Genoa, quindi, ha tirato meno in porta ma ha massimizzato maggiormente il suo lavoro. Curiosa la statistica genoano, per una squadra che ha rivitalizzato anche Mattia Destro, portandolo in doppia cifra: negli ultimi anni a Bologna non riusciva nemmeno a sommarli i gol per arrivare a ciò.
Guardando ancora questa statistica, c’è da analizzare anche il Crotone. Che è la seconda squadra ad avere tirato meno in porta, ma ha avuto anche una buona resa. Non è un caso che l’attacco pitagorico abbia un potenziale di trenta gol, tra i venti realizzati da Simy e la decina sommata tra Messias e Ounas. Il problema dei calabresi, quest’anno, è stata la difesa, non a caso i rossoblu hanno incassato 92 reti, battendo un record negativo di battibilità.
Tornando alle squadre anemiche al tiro in porta c’è anche lo Spezia, anche se l’abilità maggiore del gruppo di Vincenzo Italiano è la ragnatela per imbrigliare gli avversari. anche in questo caso, poca voglia di tirare da lontano.
Fiorentina e Verona seguono a ruota. Per fortuna dei gigliati, Dusan Vlahovic ha segnato ventuno reti. Il Verona, invece, ha indietreggiato soprattutto nell’ultima parte di stagione. La striscia non troppo positiva ha influito sulle statistiche, fermo restando la ricerca atavica dell’uomo gol, che manca dai tempi di Toni e Pazzini.