Miralem Pjanic sarebbe finito nuovamente nel mirino della Juventus: tutte le curiosità sul centrocampista che parla ben sette lingue diverse.
Con il ritorno di Massimiliano Allegri alla Juventus è nata più di una suggestione sul ritorno di Miralem Pjanic in bianconero. Il centrocampista è di proprietà del Barcellona, ma è reduce da una stagione molto deludente. Nessuno si sarebbe aspettato un calo del rendimento così evidente, dopo grandi annate in Serie A.
Il centrocampista bosniaco classe 1990 può ancora offrire molto al calcio, che gli ha dato la possibilità di realizzarsi. Ma tra le sue passioni non c’è solo il pallone.
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Miralem Pjanic, dalla religione alla Laurea: tutto sul piccolo Principe
L’ex calciatore di Juve e Roma è un figlio d’arte. Infatti, suo padre giocava in una bassa categoria della Jugoslavia. Con lo scoppio della guerra balcanica ad inizio ’90, la famiglia si trasferì nella più tranquilla Lussemburgo, dove Miralem Pjanic cominciò a giocare e farsi notare. Non a caso, vestì anche le maglie delle rappresentative giovanili del Paese, poi preferì giocare per la sua Nazionale: la Bosnia Erzegovina.
Venne scoperto dal Metz che superò diverse concorrenti dal Belgio e dalla Germania; così cominciò il grande saltò in Ligue 1, fino al trasferimento al Lione. Qui trascorse tre anni, prima di approdare in Serie A con i giallorossi prima, con la Juventus poi.
Mentre era un giocatore dell’OL, Pjanic conseguì la specializzazione in sport ed educazione fisica nella famosa Università di Sarajevo. Grazie ai suoi viaggi e alla sua esperienza, ha imparato ben 7 lingue diverse: lussemburghese, francese, spagnolo, italiano, inglese, ma anche tedesco. Ovviamente, Miralem conosce benissimo anche il bosniaco, la sua lingua madre.
Il regista del Barcellona è padre di Edin, con cui è molto legato. Il piccolo è nato da una precedente relazione, la più lunga per il calciatore, con Josepha. Successivamente ha conosciuto a Roma Francesca, con la quale ha avuto anche diversi problemi. Infatti, Miralem Pjanic fu indagato per maltrattamenti, poi il pm chiese l’archiviazione del caso.
Infine, “il Piccolo Principe” – così soprannominato ai tempi dell’esperienza romana – è molto religioso. E’ musulmano e come tutti i suoi “fratelli” pratica il digiuno nel mese del Ramadan, oltre a tutte le attività richieste in questo periodo molto particolare per i credenti.
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